Generalità

sf. [sec. XX; abbreviazione di “informazione automatica”, sul modello del francese informatique]. Termine introdotto nel 1962, che indica tutti gli aspetti del trattamento automatico dell'informazione per mezzo di elaboratori elettronici. I principi teorici dell'informatica trovano fondamento nelle teorie dell'informazione, della cibernetica, della computabilità, dei linguaggi formali. L'informazione viene codificata, elaborata, trasmessa sotto forma di dati analogici e/o digitali (cioè numerici) che, pertanto, costituiscono l'oggetto principale dell'informatica. Sotto l'aspetto tecnico-applicativo, ha particolare interesse lo studio della gestione di insiemi più o meno grandi, più o meno omogenei, di dati e delle macchine e dei dispositivi che ne rendono possibile la raccolta, l'elaborazione, la distribuzione. La raccolta dei dati è preceduta da una fase di rilevazione degli stessi, che avviene nelle forme e con gli strumenti più disparati, dalla registrazione con un segno convenzionale su di un foglio alla trasmissione di impulsi elettronici in un circuito rivelatore. La raccolta dei dati presenta le stesse caratteristiche di variabilità della rilevazione: accanto alle forme di raccolta fisica, con trasporto manuale dei supporti di registrazione nei centri di utilizzazione, si trovano dispositivi meccanici o elettronici che provvedono alla trasmissione dei dati via filo o via radio, effettuando nel contempo varie operazioni di controllo sui dati trasmessi. La rilevazione e la raccolta dei dati comprendono anche la registrazione su diversi supporti direttamente impiegabili da elaboratori o, meglio, dalle unità di entrata di sistemi di elaborazione. I più comuni supporti oggi impiegati, dopo il superamento di schede e bande perforate, sono i supporti a memorizzazione magnetica, ottica, a semiconduttori. Si tratta di dischi, nastri, tamburi e sistemi tipo carta di credito, nonché di documenti redatti con caratteri ottici o magnetici direttamente interpretabili da apposite apparecchiature. Sono anche particolarmente diffusi sistemi che operano attraverso interfacce grafiche per permettere a un utente di inserire direttamente dati, o di indicare i file in cui sono memorizzati, o di descrivere proprietà di insiemi di dati che debbono essere generati. I dati raccolti e registrati sui supporti sono organizzati in archivi, o flussi di dati che possono venire generati in modo asincrono verso il sistema, o con termine inglese molto in uso, in file, cioè raccolte di dati omogenei utilizzabili ai fini dell'elaborazione. Nell'ambito di un file i dati sono organizzati in record, di lunghezza fissa o variabile secondo il tipo di applicazione dei dati stessi. Dopo essere stati introdotti nel sistema di elaborazione e dopo essere stati elaborati, i dati sono estratti dal sistema per essere utilizzati. Analogamente all'introduzione, l'estrazione dei dati può avvenire mediante registrazione su appositi supporti, oppure direttamente a mezzo di schermi video, telescriventi, altoparlanti, ecc. In ogni caso si ha una transcodifica dei dati, cioè il passaggio dalla rappresentazione in codice interno a quella in codice di supporto. La distribuzione dei dati e la fase conclusiva dell'intero processo di elaborazione costituiscono l'operazione inversa della raccolta. Non esiste praticamente campo delle scienze, dell'industria, della pubblica amministrazione, della gestione degli uffici, in cui l'informatica non giochi un ruolo fondamentale. Le sue applicazioni si sono diffuse capillarmente con tale celerità da costituire un elemento caratterizzante della vita di tutti i giorni per ampi strati di popolazione. Questo processo costituisce una “rivoluzione informatica” che pone una serie di problemi, alcuni simili a quelli posti dalla rivoluzione industriale (possibile incremento della disoccupazione) e altri affatto nuovi (necessità di controllo democratico di un fenomeno che coinvolge direttamente la vita privata della popolazione; processo di terziarizzazione dell'attività umana; necessità di acquisire sin dall'età scolastica una nuova cultura informatica, ecc.). Inoltre ha prodotto vero e proprio uno scontro tra due opposti schieramenti per il controllo del mercato dei personal computer collegati a Internet e a Intranet, la cui posta in gioco è la definizione del tipo di macchina che gli utenti, a livello individuale o aziendale, scelgono di utilizzare e il suo costo. Il primo schieramento, Microsoft e INTEL, ossia il cosiddetto mondo Wintel (da Windows e INTEL), col sostegno di Compaq, Hewlett-Packard, Dec, Toshiba, Nec e Texas, è intenzionato a mantenere il controllo sul mercato dei PC, mentre Apple, Oracle e Sun Microsystems intendono rovesciare la situazione, distruggendo il mercato dei personal computer, così com'è strutturato, con la proposta di un sistema più semplice e meno costoso, definito network computer (NC). L'NC si presenta come una macchina semplificata che per funzionare non richiede né hardware né sistemi operativi, ma soltanto la capacità di connessione a Internet o a Intranet, perché riesce a svolgere le funzioni di un personal computer caricando e scaricando, secondo necessità, i programmi presenti in rete. Il network computer è perciò un client praticamente privo di sistema operativo classico, ma dotato di un browser web e di un motore per il software Java, che provvedono a caricare direttamente dalla rete le applicazioni occorrenti, residenti nel servercentrale in forma di piccoli metaprogrammi (applet). L'utente mediante l'NC accede direttamente alla rete, usa solo le applicazioni del server, uguali per tutti, memorizza i dati sui sistemi remoti, senza necessità di duplicazione di archivi, costi di licenza, aggiornamento e distribuzione del software. Non avendo bisogno di un hard drive su cui memorizzare i programmi, gli NC richiedono chip più lenti e, quindi, meno costosi. Per quanto concerne gli standard del software per Internet la Microsoft non è riuscita a esercitare un adeguato controllo, in quanto Java, il linguaggio che la Sun Microsystems ha lanciato nel maggio del 1995, è stato considerato da molti esperti come lo standard di riferimento. Lo schieramento INTEL-Microsoft ha quindi risposto all'attacco con il NetPC, una stazione client di rete aziendale con hardware ridotto al minimo indispensabile. Il client leggero NetPC mantiene l'architettura base di un vero e proprio PC, con un sistema operativo standard su disco fisso, compatibile con le applicazioni tradizionali e con capacità di memoria per mantenere residenti le applicazioni e gli archivi personali dell'utente. È dotato di microprocessore Pentium con frequenza di almeno 300 MHz, RAM minima di 32 Mb, hard disk interno, video VGA, collegamento di rete incorporato, del tipo Ethernet, Token Ring, ATM, ISDN o modem, numero di identificazione univoco che viene letto in modo automatico dalla rete per ogni macchina, e chassis di tipo blindato, per non consentire all'utente qualsiasi modifica senza accordo con l'amministratore di rete. Un ulteriore sviluppo dei clients tende a unire in un unico apparato sia il NC sia il telefono cellulare realizzando un client in grado di collegarsi alla rete utilizzando direttamente la rete telefonica wireless. I nuovi formati della telefonia mobile (GPRS e UMTS) permettono alte velocità di navigazione che, grazie all'uso di tastiere alfanumeriche e ampi display LCD a colori, trasformano il comune telefono cellulare in un completo apparato per le comunicazioni, aggiungendo alla fonia anche l'e-mail, la navigazione web (denominata in questo caso WAP), il trasferimento di immagini statiche e in movimento e altre applicazioni informatiche precedentemente patrimonio delle agende elettroniche.Al di là delle guerre commerciali, il fenomeno più significativo è comunque rappresentato dalla convergenza fra le tecnologie dell'informatica, delle reti di comunicazione, in particolare Internet, e dei mezzi di comunicazione di massa, per esempio attraverso la televisione digitale e la messa a disposizione di una grande quantità di materiale multimediale per la fruizione attraverso la rete o su personal computer.

Applicazioni: caratteristiche e sviluppo

Sviluppatasi inizialmente nell'ambito di centri di calcolo e di elaborazione sempre più grandi, accentrati su enormi calcolatori elettronici, l'informatica ha subito negli anni Settanta profonde modifiche con l'avvento dei microprocessori, dispositivi basati sui circuiti a larga scala di integrazione (LSI) e a larghissima scala di integrazione (VLSI). Queste modifiche si possono sostanzialmente riassumere in una drastica riduzione dei prezzi di tutti i dispositivi elettronici e in una loro capillare diffusione a livello di massa. La miniaturizzazione è la causa principale della riduzione dei costi dell'elaborazione che, negli ultimi tre decenni del sec. XX, è stata del 20-30% all'anno. Via via che le dimensioni di un transistore, di una parte o di un altro elemento inciso su una piastrina (chip) diminuiscono, aumenta in proporzione la loro velocità di funzionamento e la densità di elementi per unità di superficie del chip cresce in forma geometrica. Un risultato importante della crescita esponenziale della densità dei componenti e del sempre maggiore perfezionamento del software è l'elaborazione parallela. Virtualmente tutti i calcolatori lavorano in successione, un'operazione alla volta. L'elaborazione parallela è molto più potente perché il calcolatore, eseguendo contemporaneamente alcuni passi di un problema, può funzionare a una velocità molte volte maggiore. Vengono perciò analizzate virtualmente tutte le configurazioni in cui si possono interconnettere gli elementi di elaborazione, da migliaia di unità relativamente lente ed economiche a decine dei più veloci calcolatori monounità che si possono costruire. Collegamenti a larghissima banda sono necessari affinché dati e istruzioni possano spostarsi rapidamente fra le unità di elaborazione, rendendo minimi i tempi morti. In conseguenza della diffusione delle nuove tecnologie si è prodotta, in particolare, una importante trasformazione del concetto stesso di informatica: la trasmissione e il trasferimento delle informazioni sono diventate la parte centrale dell'architettura del sistema informatico, a pari importanza con l'elaborazione dell'informazione, del controllo dei processi e del calcolo.

Applicazioni: operazioni bancarie

È l'area in cui l'informatica e la telematica hanno avuto i maggiori incrementi. Tra le diverse applicazioni, una di quelle destinate al maggior successo è costituita dalla verifica automatica in tempo reale dell'autenticità del documento di identificazione. Tra le applicazioni più interessanti in questa area si ricordano la possibilità di trasferire fondi dal proprio conto corrente a quello di creditori senza doversi muovere di casa; l'acquisto di prodotti diversi mediante l'uso di carte di credito a microprocessore: i versamenti possono essere effettuati per mezzo di apposite macchine dislocate nei punti di vendita; il controllo viene effettuato attraverso una rete di telecomunicazioni collegate alle diverse banche.Questi sistemi sono spesso integrati e resi accessibili tramite Internet, permettendo forme di pagamento on line, che sono state essenziali per lo sviluppo dell'e-commerce. Esse richiedono l'adozione di protocolli sicuri per l'identificazione dei partecipanti, l'uso di codifiche crittografiche dei dati trasmessi, la creazione di connessioni temporanee dirette non osservabili da terzi malintenzionati.

Applicazioni: terminali domestici

L'apparecchio telefonico, fisso o portatile che sia, e il televisore tendono a diventare i terminali più diffusi nell'ambito della rivoluzione informatica, sia per quanto riguarda il teletrattamento dei dati, sia per quanto concerne l'interrogazione di banche di dati, sia infine per quanto attiene al vero e proprio invio a distanza di documenti. Le innovazioni più importanti in questo campo riguardano la possibilità offerta alla grande maggioranza delle popolazioni dei Paesi in cui sono diffusi televisori e apparecchi telefonici di accedere, in tempi brevissimi, a una grande quantità di informazioni. Il primo campo di applicazione è la diffusione d'informazioni a domicilio senza far uso di carta stampata e di costosissimi sistemi di diffusione materiale. Il servizio corrispondente è indicato a livello internazionale con il termine Teletext. Caratteristica del Teletext, che in Italia ha il nome di Televideo, è la possibilità di trasmettere via etere apposite pagine di giornale, continuamente aggiornate e visionabili sequenzialmente sullo schermo del televisore domestico. Un altro servizio entrato in funzione negli anni Ottanta in molti Paesi, ormai praticamente dismesso persino in Francia dove ha avuto un grosso successo, è il Videotex (chiamato in Italia Videotel). A differenza del Teletext, si tratta di un sistema bidirezionale che fa uso di un apposito terminale connesso alla linea telefonica, dotato di video, tastiera e modem. L'utente Videotel si collega, facendo un numero telefonico, con la banca dei dati che possiede le informazioni che gli interessano e che aderisce al servizio. Le informazioni richieste dall'utente appaiono sul video sotto la forma grafica più opportuna e vengono fatturate direttamente dalla compagnia telefonica per conto del fornitore di informazioni. L'avvento e la diffusione di Internet ha praticamente reso inutile il lento e scomodo Teletext.Il fenomeno della convergenza di comunicazioni, informatica e Internet, discusso in precedenza sta facendo nascere la TV digitale, in cui si potranno avere forme di interazione sia con lo strumento, sia con i contenuti, per esempio attraverso la selezione dei punti di vista, o della lingua in cui presentare un film, in modo analogo a quanto avviene con un DVD, grazie alla separazione fra i pacchetti che recano le diverse informazioni.

Applicazioni: automazione dell'ufficio e della fabbrica

L'automazione dell'ufficio rappresenta il settore in cui si prevede il massimo impatto dell'informatica sul modo di vivere e di lavorare di enormi masse di persone. La diffusione della posta elettronica e della videoconferenza, delle forme di indipendenza dalla localizzazione fisica rese possibili da Internet, dalla telefonia cellulare e dalle tecniche di connessione senza fili, portano a un modello di lavoro in cui si è sempre connessi, sempre raggiungibili e in cui si ha sempre accesso ai dati importanti. La diffusione delle macchine elettroniche per la battitura dei testi con elaborazione di questi ultimi è iniziata negli anni Settanta e si è generalizzata negli anni Ottanta; l'avvento e la diffusione del personal computer in tutti gli uffici ha soppiantato il processo di battitura e stampa dei testi, che viene eseguita direttamente dall'autore. Con l'uso di particolari programmi è anche possibile dettare direttamente al computer il testo da scrivere e stampare. Un altro elemento di eccezionale impatto nell'ambito dell'automazione dell'ufficio è costituito dalla diffusione di macchine copiatrici a laser di basso costo in grado di riprodurre immagini e di immagazzinarle sotto forma digitale rendendone così possibile il trasferimento e l'elaborazione. La connessione a Internet e la creazione di Intranet ha diminuito la necessità di stampa dei documenti, che vengono trasferiti direttamente al destinatario in formato elettronico sia tramite la LAN locale sia attraverso la posta elettronica. L'uso degli strumenti di lavoro individuali, connessi tra loro tramite linee telefoniche, ha anche aperto la strada al telelavoro, in cui si supera il concetto di ufficio centralizzato, utilizzando dei piccoli locali distribuiti sul territorio o addirittura creando dei posti di lavoro direttamente a casa. Un altro settore in cui l'informatica ha introdotto profonde modificazioni anche culturali è quello dell'automazione della fabbrica. Come nel caso dell'ufficio automatico, la diffusione di macchine che elaborano informazioni digitalizzate costituisce la premessa per l'interazione di una serie di macchine automatiche con funzioni diverse, ma comunicanti tra loro. Il vecchio concetto di operaio addetto a una macchina viene sostituito da un tecnico che "istruisce" un elaboratore che comanda la macchina. Un'intera catena di lavorazione può procedere autonomamente, seguendo le istruzioni inserite nel calcolatore, richiedendo l'intervento dell'operatore solo per la gestione delle eccezioni (guasti, rotture, blocchi imprevisti). In alcuni processi meccanici si arriva al punto che dal disegno eseguito al computer (CAD) si passa direttamente al pezzo finale, prodotto da una macchina a controllo numerico senza alcun intervento umano.

Applicazioni: banche di dati

La costituzione di grandi banche di dati è il settore dell'informatica che, insieme all'informatizzazione dei servizi bancari, ha avuto uno dei più alti tassi di sviluppo. Anche in Italia sono state realizzate enormi banche dati, nelle quali, per un verso o per l'altro, sono state introdotte molteplici informazioni relative a gran parte della popolazione italiana. Nella costituzione di grandi banche dati esistono due possibili vie. A) Costituzione di una banca centralizzata con tutte le informazioni di ogni tipo possibile, alle quali si possa accedere attraverso una ben precisa gerarchia di terminali. È questa per esempio la strada seguita per la costituzione della banca dati dell'INPS. B) Costituzione di tante banche con una molteplicità di utilizzatori e una molteplicità di fornitori di informazioni. È questo il principio adottato dalle amministrazioni pubbliche italiane che hanno istituito sistemi di banche di tipo distribuito. In esse vi sono tutte le possibili informazioni, anagrafiche, sanitarie, ospedaliere, alberghiere, ma sono disgiunte tra loro in quanto non è stato utilizzato un unico supercalcolatore che comprenda tutte le informazioni. Tra i due sistemi quest'ultimo offre le migliori garanzie di difesa della vita privata del cittadino, nonché di sicurezza e di affidabilità del sistema stesso.Anche in questo caso la diffusione di Internet ha portato molto spesso i possessori di questi dati a renderli disponibili, eventualmente previo pagamento di compensi, sulla rete, e rinvenibili da parte di motori di ricerca. Questo può comportare problemi di privacy, per cui determinate garanzie devono essere offerte per la controllabilità dei dati personali da parte di ogni cittadino.

Applicazioni: giochi

La diffusione di giochi elettronici, videogiochi, ecc., rappresenta una voce molto importante nel campo dell'industria informatica. In senso ampio, nel termine “giochi” si possono far rientrare anche i calcolatori tascabili: nel 1980 se ne sono venduti più di 70 milioni e non è pensabile che rispondano a reali esigenze di calcolo di una così elevata massa di persone. Un fenomeno tanto macroscopico, tuttavia, introducendo nelle case strumenti di potenzialità enorme, sta al tempo stesso contribuendo a fornire a vasti settori della popolazione la cultura tecnica necessaria per diffondere la capacità di usare e programmare i sistemi di informatica. Il settore dei videogiochi è in crescita, particolarmente in Italia, il cui mercato attrae i maggiori produttori mondiali. Intanto il progresso tecnologico fa sentire i suoi effetti anche in questo campo, grazie alla disponibilità di processori sempre più veloci e di protocolli grafici più potenti, all'incremento della velocità delle reti e al raffinamento di dispositivi speciali come i caschi per la realtà virtuale. Le applicazioni multimediali, infatti, sono state velocizzate da processori come i PentiumIII, basati sulla tecnologia MMX, ed i Pentium IV, dotati di un apposito set di istruzioni; inoltre, grazie all'affermazione della tecnologia DVD, i fruitori di video-giochi dispongono di un supporto con una capacità di immagazzinamento dati assai superiore a un CD-ROM. In questo settore dobbiamo anche inquadrare le consolle per videogiochi, computer a tutti gli effetti ma dedicati, sia come hardware sia come periferiche, all'ambiente ludico. In questo mercato si sono lanciati grandi nomi sia dell'informatica sia del consumer, come Sony, con la sua playstation, SEGA, Nintendo e, con una macchina estremamente potente, la XBox di Microsoft basata su Pentium III. Un ambito di recente sviluppo è quello dei giochi on line, sia multiutente sia per singoli utenti, con il supporto di Internet. Per disporre di servizi di gioco in linea di elevata qualità è necessario utilizzare reti capaci di alta velocità e modem con sistemi di compressione e decompressione dei dati adeguati alle necessità. Sempre legati al mondo wireless sono i giochi per telefonino, la maggior parte dei quali semplici intrattenimenti derivati da vecchi giochini per computer destinati più che altro a far passare il tempo; ma con la diffusione dei telefonini WAP (Wireless Application Protocol) si stanno sviluppando dei siti di giochi on line, in cui il telefonino funge da terminale remoto di un'applicazione multiutente residente sul server web/WAP.

Applicazioni: sistemi di informatica distribuita

L'enorme diffusione dei microprocessori ha permesso di disporre di capacità di elaborazione e di archiviazione dell'informazione in qualunque punto l'informazione stessa venga prodotta o richiesta. Da ciò l'enorme sviluppo della cosiddetta informatica distribuita e dei sistemi di informatica distribuita. Un sistema di questo tipo si configura come una struttura in cui vi è una serie di sottosistemi, ciascuno dotato di capacità di elaborazione e collegato all'altro in modo non rigido. Ogni sottosistema può funzionare autonomamente o collegarsi con il sistema complessivo in modo da scambiare i propri dati e le proprie capacità operative con gli altri sottosistemi. In un sistema di informatica distribuita, ogni sottostazione (terminale di utente o elaboratore) fa capo a una delle stazioni principali del sistema. Queste, a loro volta, sono collegate reciprocamente, con interconnessioni opportune, in modo che un guasto locale non possa avere influenza sul funzionamento del sistema complessivo. La crescente affermazione dell'informatica distribuita ha segnato la fine della tendenza iniziale verso elaboratori sempre più grandi. Un esempio di successo è il progetto SETI@home (Search for ExtraTerrestial Intelligence) in cui si utilizza il tempo morto (quello durante il quale un computer non esegue nessun lavoro) di migliaia di personal computer, collegati a Internet e dotati dell'apposito programma salvaschermo, per analizzare i dati raccolti dai radiotelescopi di tutto il mondo, alla ricerca di segnali di vita. Lo stesso codice del progetto SETI viene ora utilizzato per altre importanti ricerche in campo medico e per studi di genetica.

Applicazioni: informatica musicale

L'applicazione del calcolatore elettronico e delle tecnologie informatiche al campo musicale ha trovato, fino a oggi, due privilegiati settori d'indagine: quello della sintesi e quello dell'analisi. La sintesi si è orientata innanzitutto verso la generazione di nuovi suoni (musica elettronica), ma anche verso la strutturazione di forme musicali. In quest'ultimo ambito hanno trovato crescente applicazione le teorie sulla generazione automatica di musica (a partire da esempi inseriti nel calcolatore), che hanno colto il primo risultato nel brano Illiac Suite, creato nel 1956 da Hiller e Isaacson. Il campo dell'analisi si è orientato invece verso l'applicazione di algoritmi di analisi a partiture preesistenti, con l'apertura di nuove fertili prospettive all'analisi musicale. Enorme inoltre è stato il contributo delle tecnologie informatiche al progresso della generazione di prodotti musicali sia nel campo degli strumenti sia in quello della post-produzione.La diffusione delle tecnologie multimediali permette oggi forme di creazione integrata di eventi multimediali, musicali, grafici e interattivi. Per esempio sono ormai diffuse installazioni in cui gli eventi prodotti da un performer, o dal visitatore, causano variazioni nei parametri utilizzati per la generazione di musica, forme, effetti sonori.

Applicazioni: multimediale

Si tratta forse della più importante rivoluzione dell'informatica moderna. La possibilità di trasformare in codice binario qualsiasi grandezza fisica (e quindi anche suoni, immagini e persino profumi) ha aperto le porte a quello che è stato definito multimedia: un solo supporto per tanti tipi di contenuti. L'integrazione di audio e video, con programmi di ricerca, fruizione e navigazione guidata, ha generato i CD-Rom multimediali in cui al testo descrittivo si abbinano ambienti virtuali esplorabili dall'utente senza che sia necessario seguire un percorso predeterminato. La disponibilità di nuovi algoritmi di compressione dei dati (JPEG per le immagini, MPEG per il video e Mp3 per l'audio) ha permesso di racchiudere in un unico supporto grandi quantità di informazione. Per fare degli esempi, nel campo della fotografia un Photo-CD può contenere centinaia di immagini, e in campo audio si possono registrare 10 normali CD audio in un solo CD-Mp3, mentre un disco DVD (Digital Versatile Disc) può contenere, oltre a un intero film, anche interviste e riprese "dietro le quinte", per non contare l'audio stereo Dolby Surround in 8 lingue e i sottotitoli in decine di altre lingue. Di pari passo alla compressione dei formati si sono sviluppate nuove apparecchiature portatili che sfruttano le recentissime memorie di grande capacità (Memory Card, Memory Stick ecc.). Fotocamere digitali, lettori portatili Mp3 e registratori audio senza nastro sono i prodotti che per primi hanno conquistato un mercato in sicura espansione.

Sviluppo del software

Lo sviluppo del software è avvenuto e avviene grazie a linguaggi più potenti, ad ambienti di programmazione più efficienti e a miglioramenti strutturali. Il linguaggio di programmazione permette all'utente di dire alla macchina come attuare il programma (o una sua parte) affinché venga eseguito un determinato compito. La potenza di un linguaggio di programmazione si misura dal minor numero dei particolari che sono necessari per specificarlo. I linguaggi più potenti permettono all'utente di fornire semplicemente l'enunciazione matematica o logica del problema, poiché altri programmi (programmi traduttori in linguaggio macchina e sistemi operativi) provvedono a integrarla nei particolari e a gestirla all'interno del sistema di elaborazione in modo automatico. L'ambiente di programmazione, cioè l'insieme degli strumenti fisici e logici con cui il programmatore trasmette le istruzioni, si è evoluto passando dagli interruttori a leva al joystick, al mouse; dai diagrammi di flusso e dai fogli di codifica alle rappresentazioni grafiche. Nell'ambito del software un notevole sforzo viene svolto per l'eliminazione delle difficoltà di linguaggio e di gestione che si accompagnano ai calcolatori, in modo che l'unica difficoltà residua sia quella concettuale legata alla risoluzione del problema che si sta affrontando. Il miglioramento strutturale nella programmazione ha permesso di disaggregare il problema aumentando l'affidabilità dei programmi e la loro leggibilità. Inoltre, la diffusione di interfacce grafiche (vedi GUI), utilizzabili anche su dispositivi relativamente piccoli, ha portato alla diffusione di capacità, se non propriamente informatiche, di utilizzo degli strumenti informatici ad ampie masse di persone. Queste persone spesso si trovano nella necessità di risolvere problemi nel loro campo di competenze senza poter ricorrere a programmatori professionisti. Nasce quindi il fenomeno dell'end user computing (computazioni specificate da parte di utenti finali) per il quale sono state sviluppate nuove tecniche di programmazione. Una di queste è la programmazione per esempi, in cui l'utente fornisce, generalmente sfruttando interfacce grafiche, esempi di calcoli o regole. Il sistema effettua le opportune astrazioni e generalizzazioni e propone quindi una versione del programma risultante. Sperimentando su nuovi dati, l'utente può verificare la correttezza della generalizzazione proposta, ed eventualmente correggerla direttamente, o proporre nuovi esempi. Tecniche sofisticate di generazione di sistemi software sfruttando interfacce grafiche sono ovviamente state messe a disposizione dei programmatori e progettisti professionali. Esse si basano sulla possibilità di esprimere mediante diagrammi struttura e comportamenti dei sistemi desiderati. Molti di questi sistemi sono oggi basati su UML.

Bibliografia

A. A. Lumsdaine, R. Glaser, Teaching Machines and Programmed Learning, Washington, 1960; R. S.Ledley, Use of Computers in Biology and Medecine, New York, 1965; G. Bauvin, L'information de gestion, Parigi, 1966; L. Fox, Advances in Programming and Non Numerical Computation, Oxford, 1966; H. A. Simon, The Shape of Automation for Men and Management, New York, 1966; S. Rossi, Il calcolatore elettronico: storia, caratteristiche, applicazioni, Milano, 1969; G. Barbey, L'enseignement assisté par ordinateur, Parigi, 1970; D. Pham, L'informatica nell'insegnamento, Roma, 1972; Autori Vari, Scienza degli elaboratori, Bologna, 1973; idem, Guida al calcolatore elettronico, Milano, 1973; idem, Principi di informatica, Bologna, 1973; M. Italiani, G. Serazzi, Elementi di informatica, Milano, 1973.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora