Lessico

(ant. pètra), sf. [sec. XIII; latino petra, dal greco pétra].

1) Termine generico con cui si indicano minerali e rocce di varia origine, suscettibili di impieghi diversissimi. Le rocce utilizzabili come materiali da costruzione sono comunemente indicate come pietre da costruzione, mentre quelle suscettibili di essere lucidate a scopo ornamentale sono definite genericamente marmi. Minerali e rocce che presentino elevati requisiti di durezza e bellezza, tali da poter essere impiegati in gemmologia, sono indicati come pietre preziose. La natura o l'uso delle pietre sono in genere specificati da particolari determinazioni: pietra da cote, pietra focaia, ecc.

2) Per estensione, scheggia, frammento di roccia di varia forma e grandezza; sasso: una valle disseminata di pietre; scagliare una pietra.

3) In orologeria, sinonimo di rubino.

4) In varie loc.: posare la prima pietra, dare inizio alla costruzione di un edificio; fig., dare l'avvio a un'opera, a un'attività di una certa importanza; pietra sacra o pietra dell'altare, piccolo altare mobile, costituito da una pietra quadrata consacrata e contenente le reliquie di un martire, per celebrare la messa dove manchi un altare fisso; pietra miliare, cippo che, ai bordi delle strade, indica il chilometraggio progressivo della strada ed eventuali distanze; fig., circostanza, fatto o evento storico di importanza fondamentale; pietra sepolcrale, pietra tombale (o semplicemente pietra), quella che chiude il sepolcro: “Un dì... /... mi vedrai seduto / su la tua pietra, o fratel mio” (Foscolo); pietra filosofale, essenza immaginaria che, secondo gli alchimisti, sarebbe stata capace di trasformare i metalli in oro e di produrre l'elisir di lunga vita; pietra infernale, nome antiq. del nitrato d'argento usato per confezionare matite caustiche; pietra dello scandalo, persona o cosa che è la causa di uno scandalo; metterci una pietra sopra, non pensarci più, dimenticare volutamente qualche cosa, specialmente un torto ricevuto; di pietra, duro come una pietra; avere un cuore di pietra; duro come pietra, essere insensibile, spietato; essere di pietra, restare impassibile, essere irremovibile; diventare di pietra, impietrire per dolore, paura, stupore e simili. In particolare, età della pietra, i periodi preistorici in cui l'uomo non aveva ancora scoperto i metalli e quindi usava strumenti di pietra scheggiata o levigata; per estensione, periodo, situazione di grande arretratezza materiale o spirituale: in quel paese sono ancora all'età della pietra. Nell'industria grafica, pietra litografica, termine usato per indicare ogni calcare a struttura porosa uniforme e fine, usato quale forma di stampa in litografia. Essendo porosa, la pietra permette la penetrazione degli acidi grassi presenti negli inchiostri con cui sono disegnate le immagini e della gomma arabica delle zone non stampanti. In questo modo si ottiene la repulsione all'acqua e all'inchiostro delle zone stampanti e non stampanti, che è il principio della litografia. Le pietre migliori e più conosciute sono quelle di Solenhofen in Baviera.

5) Nel curling, il blocco di granito munito di impugnatura metallica che viene lanciato dal giocatore facendolo scivolare sul ghiaccio. Nell'atletica, getto della pietra, gara sostituita dal getto del peso; la pietra, dalla forma di parallelepipedo arrotondato agli angoli, pesava 6,400 kg e veniva lanciata in corsa con una sola mano.

Petrografia e mineralogia

Pietra da cote, roccia di varia composizione, di notevole durezza e a grana più o meno fine, usata per affilare. Tipica pietra da cote è il calcare silicifero, ricco di spicole di spugne, della val Seriana, risalente al Giurassico inferiore. § Pietre delle Amazzoni, vedi amazzonite. § Pietra di allume, altro nome dell'alunite. § Pietra di Finale, calcare bioclastico, vacuolare, di colore bianco, rosato o rossastro, cavato nei pressi di Finale Ligure. È costituita in massima parte da frammenti di colonie di coralli impastati con altri fossili neritici di età miocenica; è molto usata in Liguria come pietra da costruzione. § Pietra d'Istria, calcare compatto di età cretacea, di colore bianco-grigio o giallognolo, molto usato nel Veneto come pietra da costruzione. § Pietra lidia o pietra di paragone, varietà di radiolarite di colore nerastro e dotata di superficie leggermente ruvida. È così denominata perché è utilizzata dagli orafi per determinare empiricamente e con rapidità la percentuale d'oro di una lega: l'oggetto d'oro, strofinato sulla pietra, lascia una traccia ben visibile su cui viene fatta scorrere una goccia di acido nitrico. Se la traccia è di oro puro rimane inalterata, altrimenti scompare parzialmente secondo la quantità d'oro contenuta. L'esame a occhio nudo della traccia residua permette, con la pratica, di valutare il tenore in oro della lega. È detta anche pietra lidia o lidite. § Pietra di sole, varietà pregiata di oligoclasio, di colore giallastro o rosso, semitrasparente e dotata di riflessi interni e intenso luccichio per la presenza di inclusioni di sottili lamelle di ematite. Proviene specialmente dalla Norvegia e viene usata come gemma. § Pietra focaia, varietà di calcedonio compatto e variamente colorato in rosso, bruno, grigio, grigio-nero. Detta anche selce piromaca, è così chiamata per la sua proprietà di generare scintille se sfregata intensamente o sottoposta a urto. Si trova in noduli e straterelli entro rocce calcaree, dove si forma per concentrazione di resti silicizzati organogeni (scheletri di radiolari, spicole di spugna). Usate negli acciarini, le pietre focaie venivano serrate tra le ganasce del cane con l'interposizione di un pezzetto di pelle o di una lamina di piombo per rendere più stabile la presa. Dopo venti o trenta colpi la pietra doveva essere sostituita o nuovamente appuntita mediante un apposito martelletto. § Pietra fosforica, minerale, varietà di baritina, che si trova sotto forma di noduli raggiati nelle argille scagliose di monte Paderno (Bologna). La pietra fosforica, nota anche come spugna lucis, deve il suo nome alla proprietà di diventare fosforescente per riscaldamento con sostanze resinose che provoca la riduzione del solfato di bario in solfuro. § Pietra leccese o di Lecce, calcare miocenico, tenero, poroso, di colore da bianco-giallognolo a rossiccio chiaro, assai fossilifero, usato come pietra da taglio. § Pietra meteorica, termine generico per indicare le meteoriti (aeroliti) costituite in prevalenza da materiale litoide. § Pietra paesina, varietà di calcare marnoso eocenico, fratturato e ricementato, presente nell'Appennino Toscano e in Campania. Detta anche marmo o calcare ruiniforme, viene così chiamata perché la sua superficie, se opportunamente tagliata e lucidata, ha l'aspetto di un paesaggio con rovine e talora alberi e nubi. § Pietra pomice, vedi pomice. § Pietra saponaria, varietà di talco (steatite) così chiamata per la forte untuosità al tatto. § Pietra serena, arenaria di colore grigio-azzurrognolo, dotata di buone caratteristiche di lavorabilità, cavata nell'Appennino settentrionale come pietre da costruzione. § Pietra simona, arenaria micaceo-quarzosa a grana finissima, di colore rosso cupo e di età permiana; è cavata in val Camonica come pietre da costruzione. § Pietra verde, vedi ofiolite.

Pietre da costruzione

Sono tutte quelle pietre utilizzabili allo stato naturale per murature e rivestimenti, coperture, elementi ornamentali di costruzioni o come materiali per strade, ferrovie, scogliere, moli, ecc. Con il termine di pietra concia vengono indicati frammenti di roccia di varia natura, grossolanamente squadrati, impiegati per la costruzione di murature sia a secco sia con leganti. Per la costruzione di murature speciali, come architravi, frontoni, cornici, scalini, ecc. si impiegano le cosiddette pietre da taglio, rocce caratterizzate da buone doti di lavorabilità, tenacità e durevolezza e, in casi particolari, anche da elevati coefficienti di resistenza alla compressione; trovano impiego come pietra da taglio prevalentemente i calcari, subordinatamente le arenarie, alcune rocce ignee e talvolta anche certi scisti cristallini. Come pietra da copertura vengono usate rocce che oltre a presentare una facile divisibilità secondo piani paralleli siano caratterizzate da impermeabilità, leggerezza, durevolezza; al riguardo sono particolarmente indicate alcune rocce metamorfiche come ardesie, gneiss, micascisti, cloritoscisti, ecc. Materie prime per la preparazione di materiali utilizzati nelle costruzioni sono le pietre da calce e da cemento, il gesso, le argille e rocce di varia natura da cui con opportuni trattamenti si ricavano isolanti termici e acustici. Sono impiegati come pietra da calce i calcari e le dolomie privi o poveri di impurità: i prodotti di cottura di tali rocce costituiscono le calci aeree. L'aggiunta di piccole percentuali di argilla (5-20%) o l'impiego di calcari debolmente marnosi porta alla produzione di calci idrauliche. La pietra da cemento è costituita da calcari marnosi contenenti calcare (75-78%) e argilla (22-25%); il prodotto di cottura di tali rocce costituisce il cemento. Materiali molto porosi, e quindi ottimi come isolanti, si ottengono anche sottoponendo a trattamento termico certe lipariti a struttura sferoidale dette perliti, e certi prodotti di alterazione idrotermale della biotite o della flogopite, noti con il nome di vermiculite; per fusione di miscele di rocce calcaree, dolomitiche e silicee si ottiene la lana di roccia.

Pietre preziose

Sono prevalentemente rappresentate da minerali che, per doti estetiche e di durevolezza, sono utilizzabili per la fabbricazione di gioielli e di oggetti preziosi. Numerosissime sono le specie o varietà minerali che, tagliate e levigate, possono essere considerate come pietre preziose, ma in pratica pochissime sono quelle preziose in senso stretto, in particolare il diamante, il rubino, lo zaffiro e lo smeraldo. Le pietre più o meno preziose suscettibili di essere inserite su montature vengono comunemente chiamate gemme, mentre quelle che si prestano a lavorazioni per ottenere oggetti preziosi ornamentali, tessere per mosaici, ecc. si definiscono pietre dure. La semplice appartenenza a una determinata specie mineralogica non è sufficiente per definire il valore di una pietra preziosa, ma vi concorrono numerosi altri requisiti: spesso, pertanto, un esemplare perfetto di una specie mineralogica considerata ordinariamente meno preziosa di altre può avere un valore nettamente superiore a quello di molte pietre appartenenti proprio alle specie più considerate. Il valore di una pietra preziosa dipende dalla durezza, dalla bellezza, dalla rarità e, fattore non trascurabile, dalla moda. La durezza è fondamentale perché garantisce un uso durevole della pietra senza che questa subisca un'usura tale da sminuirne i caratteri estetici; le pietre preziose appartengono pertanto agli ultimi gradi della scala della durezza di Mohs. La bellezza risulta dal concorso di tutta una serie di proprietà fisico-chimiche, legate alla natura chimica e al reticolo cristallino del minerale costituente la pietra; le principali sono il colore, la lucentezza, la purezza o acqua, la dispersione, il pleocroismo, la presenza di particolari effetti di luce per iridescenza, gatteggiamento o asterismo. Il peso specifico è anch'esso significativo, in quanto determina le dimensioni della pietra a parità di carati; il carato metrico è appunto l'unità di misura adottata in gemmologia e corrisponde a 1/5 di grammo: suo sottomultiplo è il grano metrico, equivalente a 50 mg, ossia a 1/4 di carato. Circa la lavorazione delle pietre preziose, esse vengono sottoposte a una serie di operazioni che mirano a trasformare la pietra grezza in modo da esaltarne le caratteristiche migliori. L'eliminazione delle eventuali parti difettose è detta sbozzatura; la pietra è poi sottoposta a sfaccettatura e politura. Numerosi sono i possibili tipi di taglio e si scelgono in base al tipo di pietra e al gusto del momento. Per le pietre opache generalmente si ricorre al taglio a superficie ricurva, o a cabochon; per le pietre trasparenti il tipo di taglio più frequente è quello detto a tavola e a gradini. La lavorazione del diamante richiede una tecnica complessa e particolare (brillante); per quanto concerne l'arte dell'intaglio delle pietre preziose, vedi glittica. § Oltre ai minerali esistono altri materiali che hanno trovato, o tuttora trovano, impiego in gemmologia: si tratta di alcune rocce e di sostanze di origine animale. Tra le prime le pietre più significative sono le ossidiane, vetri vulcanici, le tectiti, simili all'ossidiana ma di presunta origine extraterrestre e impiegate in gioielleria col nome di moldaviti, e il giaietto, varietà di lignite picea dalla bella patina nera, se lucidata. Di derivazione organica sono invece le numerose varietà di ambra, il corallo, le perle. Alcune delle più note pietre preziose sono riportate in tabella con l'indicazione delle principali caratteristiche fisico-chimiche.

Pietre sintetiche

Le pietre preziose non trovano impiego solo in gemmologia, ma servono anche nella costruzione di strumenti di precisione; i frammenti di diamante sono utilizzati in particolare per guarnire utensili di perforazione. Per questi usi però trovano sempre più impiego le pietre sintetiche che presentano struttura e proprietà chimico-fisiche identiche a quelle dei corrispondenti prodotti naturali. Per sintesi si ottengono ormai numerose pietre, in particolare rubini, zaffiri, smeraldi, topazio e spinelli; anche il diamante si ottiene per sintesi, ma in piccoli cristalli destinati esclusivamente a usi industriali. Le pietre preziose appunto per il loro valore sono state fin dall'antichità oggetto di falsificazioni: in genere le pietre false, o imitazioni, sono simili a quelle naturali solo nel colore e risultano semplicemente dei vetri colorati opportunamente trattati e lavorati, come gli strass. Un altro tipo di falsificazione si basa sull'unione con adesivi trasparenti di due (doppiette) o tre (triplette) pezzi di pietra per simularne una più voluminosa; sono possibili diverse combinazioni: doppiette formate da due pezzi dello stesso minerale, da due pezzi di minerali diversi, da un pezzo di minerale e uno di vetro, da un pezzo di minerale e uno di pietra sintetica, ecc.

Simbologia

La pietra ha aggregato simboli presto assurti a valore religioso: la forma di una pietra che ricorda vagamente la figura del fallo le fa attribuire un potere fecondante nelle religioni dei popoli agricoltori; l'aderenza alla terra delle rocce le fa identificare con la terra stessa, e determina il rito d'irrorare con acqua la pietra per propiziare la caduta della pioggia a fecondare le messi. La solidità della pietra è presa a simbolo della saldezza dei patti stipulati: i novizi brahmani in India professavano la loro fede su una pietra a testimoniare la fermezza dei loro propositi; ad Atene gli arconti giuravano fedeltà alla Costituzione sulla pietra; a Roma i patti sanciti con gli altri popoli avvenivano in presenza della pietra denominata Iuppiter lapis; sempre a Roma il dio Termine era simbolizzato da una pietra a confine delle proprietà agresti. Incorruttibilità dell'anima e presenza divina erano significati attribuiti ai famosi megaliti, che servivano da monumenti funebri (significato che rimane intatto nella pietra tombale). Alla fecondità e alla pioggia sono collegate le pietre meteoriche cadute dal cielo; le stesse acquistano un'importanza ancora maggiore quando sono individuate nell'immagine aniconica di Cibele e nella pietra nera della Mecca, nelle quali si fondono simbolismo e sacralità: simbolismo perché si tratta della rappresentazione di un'ideale unione fra terra e cielo, sacralità perché si tratta di pietre cadute dal cielo; nel contempo si verifica in questi casi un'epifania divina in quanto manifestazione della divina potenza quasi materiata nella fecondità prorompente della terra. Di pietra è il betel (casa di Dio) ebraico, a indicare non una fuggevole epifania divina ma una costante presenza. Dal campo religioso i diversi significati e poteri della pietra penetrano in quello del folclore: le pietre di porfido nero o verde (serpentine) proteggono dai rettili; le agate cornaline (sanguinelle) fermano le emorragie; le agate zonate e le calcedonie (latteruole) provocano la secrezione del latte; le limoniti argillose (pietre gravide) portano a buon fine la gravidanza; le madrepore fossili allontanano i vermi dai bambini, ecc.

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