La piramide del Sole e il Viale dei morti

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La Piramide del Sole, l’edificio piú imponente di Teotihuacán, misura alla base 225 metri per lato e si erge per un’altezza di circa 75 metri se si comprende il tempio sulla cima, oggi scomparso. La facciata della Piramide – un tempo stuccata e dipinta di rosso – è orientata verso il punto esatto dove tramonta il sole nel giorno del solstizio d’estate e ciò confermerebbe l’ipotesi che il culto del Sole avesse una particolare importanza presso questa popolazione. Nel 1971 vennero scoperti alla base della Piramide un pozzo profondo sette metri e una galleria sotterranea che termina in una grotta ubicata esattamente al centro dell’edificio. Probabilmente si trattava di una caverna legata al mito della genesi umana o alla nascita del primo mais, alimento base dei popoli mesoamericani.

Lungo il Viale dei Morti si affacciano numerose piattaforme sacre, templi e palazzi in gran parte affrescati. Uno dei palazzi meglio conservati è quello di Quetzalpapálotl (l’uccello-farfalla), probabile residenza dei sommi sacerdoti, che possiede un bellissimo patio protetto da mura merlate e ornato da pilastri scolpiti con figure di uccelli dagli occhi di ossidiana. Sull’estremo lato sud della via sacra venne costruita la cosiddetta Cittadella, un complesso di quattro piattaforme riservate ai sacerdoti e ai governanti. Nascosto dietro quelle piattaforme si trova uno dei templi piú antichi di Teotihuacán, quello dedicato a Quetzalcóatl, il dio simboleggiato dal serpente piumato. Il Tempio possiede sette livelli sovrapposti secondo il sistema talud-tablero ed è ornato da 366 sculture, tante quanti sono i giorni dell’anno solare piú uno. Grandi maschere stilizzate coperte da squame, con grandi occhi cerchiati e due zanne sporgenti (simboli del dio della Pioggia o del dio del Mais), si alternano a teste zoomorfe cinte da un collare di piume a forma di petali, tutte circondate da rilievi dipinti che raffigurano elementi marini e lacustri come conchiglie e chiocciole.