citazione

n.f. [pl. -i] 1 ( dir.) il citare in giudizio; il documento con cui si notifica l’ordine di comparizione dinanzi al magistrato penale o l’invito a costituirsi dinanzi al magistrato civile: notificare una citazione 2 il citare brani o parole altrui in un testo o in un discorso; ciò che viene citato: un libro pieno di citazioni; una citazione dantesca; citazione in nota, a piè di pagina | ( estens.) indicazione di un elemento bibliografico: la citazione del titolo di un libro, del numero di una pagina 3 menzione, segnalazione di qualcuno per un fine particolare: citazione di, al merito | citazione all’ordine del giorno, elogio a un militare o a un reparto, inserito nel bollettino dell’esercito

Dal lat. tardo citatione(m) ‘proclamazione, ordine militare’.

Nota d'uso

· La parola citazione, come tutte le altre che finiscono con vocale + zione, si scrive con una z sola; non è raro però che si sbagli e si scriva con due perché la z sorda (cioè quella di marzo, pazzo) si pronuncia sempre doppia, anche quando viene scritta semplice. Lo stesso vale per i verbi che all’infinito finiscono con vocale + zionare.

Rubrica sinonimi

1(dir.) Anlg. denuncia, querela 2 Sin. menzione, segnalazione.


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