Malattie psichiatriche

I disturbi dell'affettività e della mente sono molto frequenti, anche se chi ne è affetto riesce difficilmente a riconoscerli e a esplicitarli. La percentuale di sofferenza "sommersa" o individuata tardivamente è quindi alta e proprio per questo è necessario prestare attenzione ai suoi segnali, che spesso si esprimono attraverso il corpo e la malattia somatica.
Ansia e depressione sono naturalmente le malattie psichiatriche più frequenti, data anche la difficoltà del vivere quotidiano e l'isolamento umano nel quale versano alcune categorie di pazienti particolarmente colpiti, come gli anziani.
Anche se oggi non si possono misconoscere i progressi compiuti dalla terapia farmacologica, è necessario ricordare che l'approccio terapeutico più completo, oltre che più efficace, resta quello che integra anche il trattamento psicoterapeutico, in grado di trasformare le ragioni profonde della malattia, là dove i farmaci ne contengono efficacemente i sintomi.

Approccio al paziente
Un atteggiamento di disponibilità all'ascolto e a ricercare soluzioni non solo farmacologiche è fondamentale da parte del medico. È necessario dedicare un tempo adeguato al colloquio per valutare la serietà del problema, che nel caso dei disturbi psichiatrici minori può essere affrontato dal medico curante stesso, mentre in altri casi può richiedere l'intervento dello specialista. L'obiettivo resta quello di ristabilire le condizioni di equilibrio e di benessere psichico al di là della terapia farmacologica. Nei casi più impegnativi è necessaria la collaborazione del paziente e della famiglia per l'adesione alla terapia e per rispettare i controlli clinici e di laboratorio programmati.

Sintomi:
Per i disturbi dell'umore:
- affaticabilità o astenia;
- agitazione o rallentamento psicomotorio;
- aumento dell'attività finalizzata;
- autostima ipertrofica o grandiosità;
- diminuito bisogno di sonno;
- diminuzione di interesse o piacere per le attività svolte;
- distraibilità;
- eccessivo coinvolgimento in attività ludiche (eccessi nel comprare, affari avventati ecc.);
- insonnia o ipersonnia;
- loquacità eccessiva;
- paura di morire, pensieri di morte e idee suicidarie;
- perdita o aumento di peso significativi;
- ridotta capacità di concentrazione e indecisione;
- risveglio precoce al mattino o difficoltà ad addormentarsi;
- scarso appetito o iperfagia;
- sentimenti di autosvalutazione o colpa eccessivi;
- sentimenti di disperazione;
- umore depresso per la maggior parte del giorno.

Per la schizofrenia:
- autismo;
- disorganizzazione del comportamento;
- disturbi del contenuto del pensiero (deliri);
- disturbi della percezione (allucinazioni);
- disturbi dell'affettività (indifferenza, inadeguatezza e ambivalenza affettive);
- disturbi formali del pensiero (deragliamento, incoerenza, illogicità, logorrea, assonanza, distraibilità, blocco, povertà dell'eloquio, aumento della latenza di risposta);
- sintomi catatonici (negativismo, impulsività, automatismo di comando, manierismi, stereotipie, catalessia, stupore, catatonismo).

Per le psiconevrosi:
- affaticabilità;
- alterazioni del sonno;
- ansia;
- difficoltà a sopportare il carico di lavoro abituale;
- difficoltà di relazione;
- disturbi di carattere somatico;
- irritabilità.

Per le demenze:
- alterazioni cognitive (afasia, aprassia, agnosia, disturbi delle funzioni esecutive);
- alterazioni dell'umore;
- deficit cognitivi (di memoria, attenzione, vigilanza, critica e giudizio).

Per l'alcolismo e le tossicodipendenze:
- assunzione della sostanza in quantità sempre maggiori;
- astinenza;
- desiderio persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare l'uso della sostanza;
- grande quantità di tempo spesa in attività necessarie a procurarsi la sostanza, ad assumerla e a smaltirne gli effetti;
- interruzione o riduzione di importanti attività sociali, lavorative o ricreative a causa della dipendenza;
- tolleranza;
- uso continuo della sostanza nonostante la consapevolezza del suo effetto negativo sulla salute.

Per il disturbo borderline di personalità:
- alterazioni dell'immagine di sé;
- disturbi dell'umore (disforia, ansia, irritabilità, reattività, marcata impulsività e tendenza all'atto);
- gravi sintomi dissociativi transitori legati allo stress;
- ideazione paranoide;
- instabilità affettiva;
- instabilità nelle relazioni personali (iperidealizzazione e svalutazione);
- rabbia immotivata e intensa, difficilmente controllabile;
- ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari o automutilanti;
- sentimenti cronici di vuoto.

Principali malattie psichiatriche:
- disturbi dell'umore:
- demenze:
- depressione maggiore;
- distimia;
- disturbo bipolare I (episodi maniacali o misti accompagnati da episodi depressivi);
- disturbo bipolare II (almeno un episodio ipomaniacale accompagnato da episodi depressivi);
- ciclotimia;
- schizofrenia;
- psiconevrosi;
- primarie (malattia di Alzheimer, malattia di Pick);
- demenze secondarie (corea di Huntington, morbo di Parkinson, paralisi progressiva);
- vascolari;
- alcolismo e tossicodipendenze;
- disturbo borderline di personalità.