Orient Express: un viaggio tra lusso, intrighi e misteri

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Noto come “Grand Hotel su ruote” per il lusso dei suoi vagoni, e come “Espresso delle spie” perché teatro di intrighi e misteri, l'Orient Express ha ispirato cinema e letteratura, diventando il treno più famoso della storia.

Nessun altro treno ha mai goduto della sua fama e, forse, nessun altro ha mai trasportato così tanti personaggi illustri. Capace di ispirare la letteratura e il cinema, noto come “Grand Hotel su ruote” per il lusso dei vagoni, l’Orient Express è passato alla storia anche come “l’Espresso delle spie”, in quanto le sue carrozze, nel lungo viaggio da Parigi a Istanbul, erano teatro naturale di intrighi internazionali. Le cose da sapere sull’Orient Express, tra lusso e mistero.

Cos'è l'Orient Express

L’Orient Express è stato un treno passeggeri a lunga distanza che, messo in servizio dalla Compagnie Internationale des Wagons-Lits, Parigi Gare a Costantinopoli (diventata Istanbul nel 1930): un palcoscenico per affari e tradimenti per gli esponenti dell’alta società, che attraversavano l’Europa sorseggiando champagne.

La prima corsa

La prima corsa dell’Orient Express partì il 4 ottobre 1883 dalla Gare de l'Est di Parigi: per la prima volta un treno veloce, almeno per l’epoca, collegava l’Europa occidentale con quella orientale.

Il percorso

All’inizio il percorso toccava Strasburgo, Vienna, Budapest, Bucarest e Varna, raggiunta dopo aver attraversato il Danubio via nave. Dalle sponde del mar Nero, i passeggeri erano poi trasportati alla destinazione finale tramite un piroscafo. Ma già nel 1889, completata la linea ferroviaria diretta, fu eliminato il tratto sull’acqua: da Budapest verso Belgrado, poi Nis, Sofia e arrivo a Costantinopoli senza trasbordi sul battello: il tutto in meno di 70 ore.

Chi lo ha ideato

L’Orient Express nacque da un’idea dell’imprenditore belga Georges Nagelmackers. Figlio di banchieri e fondatore della Compagnie Internationale des Wagons-Lits, aveva girato gli Stati Uniti a bordo di treni con le carrozze di lusso ideate da George Pullman, che decise di riproporre in Europa.

Come era composto il treno

Inizialmente l'Orient Express era composto da soltanto cinque carrozze: due vagoni letto che potevano ospitare fino a 40 passeggeri, altri due di servizio per le cabine del personale e il deposito bagagli, più la carrozza ristorante, dove uno chef variava il menù a seconda dei Paesi attraversati. Per garantire massimo comfort ai facoltosi passeggeri, il "Grand Hotel su rotaie" era perfettamente riscaldato.

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Il fascino dell'Orient Express

In grado di collegare Occidente e Oriente, l’Orient Express trasportava nel lusso l’élite d’Europa. Ma tra i suoi vagoni si aggiravano anche spie internazionali, pronte a carpire importanti segreti. Da qui il suo enorme fascino.

Il lusso

L’Orient Express, che ospitava solo la prima classe, era frequentato da reali, nobili, diplomatici e uomini d’affari. Con il suo lusso estremo, esprimeva l'essenza della Belle Époque con la grande fiducia nel progresso continuo, nella tecnologia, nella solidità finanziaria.

Tra intrighi e complotti: le spie internazionali

Come detto, l’Orient Express fu teatro di intrighi e complotti. Su questo treno viaggiarono numerose spie, tra cui Margaretha Geertruida Zelle, meglio nota come Mata Hari, danzatrice e agente segreto olandese, condannata alla pena capitale per la sua attività durante il primo conflitto mondiale. Fingendosi collezionista di farfalle, viaggiò spesso sul celebre treno anche Robert Baden-Powell, ovvero il fondatore dello scoutismo, che fu anche una spia dei servizi segreti britannici.

L'Orient Express tra le guerre mondiali

Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, l'Orient Express cessò il servizio. Al termine del conflitto, sfruttando la recente apertura del tunnel del Sempione fu creata una nuova tratta più meridionale, che transitava per Losanna, Milano, Venezia e Trieste: il Simplon Orient Express, nato come alternativa e presto più gettonato del vecchio percorso. Gli Anni ‘30 coincisero con l'apice del successo dei servizi Orient Express, con tre collegamenti paralleli in funzione: ai due già citati si aggiunse l’Arlberg-Orient Express, che permetteva di raggiungere Bucarest e Atene.

L’Orient Express e la Cortina di Ferro

Negli Anni ‘30, il viaggio Parigi-Istanbul poteva essere effettuato in 57 ore. Come successo in precedenza, anche con la Seconda Guerra Mondiale il servizio fu interrotto, per riprendere solo alla fine del conflitto. Ma in un’Europa divisa in due, le cose cambiarono radicalmente: la chiusura del confine tra Jugoslavia e Grecia portò ad esempio alla chiusura del ramo di Atene, mentre quello tra Bulgaria e Turchia impedì l’arrivo a Istanbul all’inizio degli Anni ‘50. Nel 1962 l'Orient Express e l'Arlberg Orient Express cessarono di effettuare servizio, lasciando solo il Simplon Orient Express, sostituito nello stesso anno con una linea più lenta, chiamata Direct Orient Express.

Il declino: l'ultimo viaggio

Nell'era della velocità, l’Orient Express (che nel frattempo aveva iniziato a proporre la seconda classe) fu condannato dalla sua lentezza: nel 1977 partì per la sua ultima corsa, con il viaggio Parigi-Istanbul effettuato dal 19 al 22 maggio.

L'Orient Express nella cultura di massa

L'Orient Express, il treno più famoso di sempre, fa parte dell’immaginario collettivo. È infatti spesso apparso in libri e film, citato come luogo di misteri e intrighi.

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Assassinio sull'Orient Express

Il treno di lusso che collegava Parigi a Istanbul è di fatto protagonista, insieme a Hercule Poirot, del romanzo di Agatha Christie “Assassinio sull’Orient Express”, pubblicato nel 1934 scritto dalla "regina del mistero" durante un soggiorno a Istanbul. Nel 1929 il Simplon-Orient Express rimase bloccato cinque giorni dalla neve nella stazione di Çerkezköy, in Turchia: sembra che sia stato proprio questo incidente a ispirare Agatha Christie per il suo celebre romanzo, che scelse però di ambientare in Jugoslavia.

Altre opere

L’Orient Express è presente in “Dracula” di Bram Stoker: mentre il vampiro fugge dall'Inghilterra via mare, il gruppo capitanato da Van Helsing che cerca di ucciderlo raggiunge Varna, proprio a bordo del famoso treno, all’epoca in servizio da pochi anni. Viene inoltre citato ne “Il treno di d'Istanbul" di Graham Greene, nel 1932 primo vero successo di critica e vendite dell’autore. E il gentleman inglese Phileas Fogg lo utilizza ne “Il giro del mondo in ottanta giorni” di Jules Verne. In “A 007, dalla Russia con amore” (1963), seconda pellicola della serie cinematografica di James Bond, l’agente segreto percorre la tratta Istanbul-Trieste, con tanto di rocambolesca fuga finale. Dal romanzo di Agatha Christie, com’è noto, sono stati tratti due film: il primo nel 1974, con regia di Sidney Lumet e Albert Finney nel ruolo di Poirot, e il secondo nel 2017, diretto e interpretato da Kenneth Branagh. Orient Express è anche una traccia di “Un po' del nostro tempo migliore”, il settimo album dei Pooh, lanciato nel 1975.

Curiosità sull'Orient Express

Nel 1931 una bomba scoppiò sull'Orient Express nei pressi di Budapest: a seguito dell’attentato, il treno precipitò per 30 metri da un viadotto: sul treno viaggiava la cantante Josephine Baker (sarebbe diventata agente del controspionaggio durante la Seconda Guerra Mondiale), che per calmare i sopravvissuti improvvisò un concerto tra i feriti.

L’11 novembre 1918, sulla carrozza ristorante 2419 dell’Orient Express ferma su un binario cieco in una radura di Compiègne, terminò di fatto la Prima Guerra Mondiale: al suo interno venne infatti firmato l’armistizio che impose pesanti sanzioni alla Germania. Quasi 22 anni dopo, il 22 giugno 1940, Adolf Hitler pretese che la Francia firmasse la sua resa nello stesso punto, sulla stessa carrozza.

La stazione ferroviaria di Sirkeci a Costantinopoli/Istanbul fu per quasi 100 anni il capolinea dell'Orient Express. Con l'apertura nel 2012 di un tunnel ferroviario sotto il Bosforo, la stazione ha smesso di funzionare, ma è stata conservata come monumento e al suo interno ospita il Museo Ferroviario, che documenta la storia dell'Orient Express.

Matteo Innocenti