Pittura e architettura fra Trecento e Quattrocento

In sintesi

GiottoPittore e architetto formatosi alla scuola di Cimabue, è considerato il fondatore dell'arte figurativa moderna nonché uno dei più autorevoli precursori del Rinascimento. Partecipa a due importanti cicli decorativi: gli affreschi alti della navata della basilica superiore di San Francesco di Assisi e i mosaici del battistero di Firenze. Esegue inoltre il crocifisso di Santa Maria Novella a Firenze e la decorazione ad affresco della cappella degli Scrovegni a Padova. Come architetto progetta l'edificio della cappella degli Scrovegni e il campanile di Santa Maria del Fiore a Firenze. Con gli affreschi dell'arena di Padova, produce un vero e proprio cambiamento nella pittura italiana. Mentre la sua bottega diviene una vera e propria scuola, Giotto riceve commissioni a Roma, Firenze, Napoli, Milano.
Scuola seneseTra la metà del XIII secolo e la metà del XV secolo, Siena è luogo di nascita e sviluppo di una vera e propria scuola, con caratteri stilistici coerenti e originali. Gli artisti più significativi e rappresentativi, che si pongono come altro polo rispetto alla cultura fiorentina di Giotto, sono Simone Martini, Ambrogio e Pietro Lorenzetti.
L'assimilazione della pittura di Giotto in Toscana, Emilia, Lombardia e VenetoCon Giotto e i suoi seguaci Firenze determina il destino della pittura italiana per tutto il XIV secolo al punto da far nascere concetto di "scuola fiorentina". Dei seguaci fiorentini di Giotto si ricordano Taddeo Gaddi, Bernardo Daddi , Maso di Banco e l'Orcagna. La diffusione dei modi giotteschi penetra a Rimini e in Romagna (scuola riminese) nella prima metà del XIV secolo e gli artisti più importanti sono Giuliano da Rimini e Giovanni da Rimini. In Lombardia, grazie anche al soggiorno diretto di Giotto (alla corte di Azzone Visconti) e dei giotteschi, prende il via una scuola lombarda che più tardi prepara al gotico internazionale; a Venezia i principali esponenti sono Paolo e Lorenzo Veneziano.
Il gotico internazionale

Si sviluppa nella seconda metà del XII sec. e la prima del XIII. Le sue caratteristiche principali sono il gusto per il fantastico e una colta, estetizzante profana interpretazione del fatto sacro.