Limiti del modello

Le condizioni poste dalla teoria per l'esistenza di un equilibrio perfettamente concorrenziale non necessariamente sono soddisfatte da qualsiasi sistema economico. Per esempio, la diffusa presenza di economie di scala nella produzione è incompatibile con l'equilibrio perfettamente concorrenziale.

Dimensioni dell'impresa e rendimenti crescenti

Secondo il modello neoclassico le dimensioni dell'impresa sono determinate dal piano produttivo che l'impresa sceglie e, in concorrenza perfetta, esse risultano determinate solo se i rendimenti di scala sono, almeno da un certo livello produttivo in su, decrescenti (il che implica che il costo medio sia crescente una volta superato quel livello produttivo). Tuttavia, come è stato chiarito grazie all'analisi pionieristica di P. Sraffa (1926), in presenza di rendimenti di scala crescenti (costo medio decrescente) o costanti (costo medio costante), le dimensioni dell'impresa sono determinate dalla sua domanda di mercato. Le imprese cessano di essere necessariamente piccole e indifferenziate. Aumentano le loro dimensioni e il loro potere di mercato.

Forme di mercato

Si delinea su questa base una nuova forma di mercato, diversa dalla concorrenza perfetta: essa viene chiamata genericamente concorrenza imperfetta. Le imprese in questa struttura hanno dei concorrenti, talvolta sono molto numerose, ma sono comunque in grado di esercitare un influsso sul prezzo. I due tipi principali di concorrenza imperfetta sono la concorrenza monopolistica e l'oligopolio. All'opposto della concorrenza perfetta, quando nel mercato c'è una sola impresa, si parla di monopolio.