Il sistema hegeliano

Nella sua opera più famosa, l'Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio, Hegel afferma che la "filosofia è necessariamente sistema": ciò significa innanzitutto che il sapere filosofico si sviluppa nei suoi vari ambiti secondo una concatenazione rigorosa, garantita dal procedimento metodico unitario della dialettica. L'articolazione del sistema comprende tre parti fondamentali: la logica, la filosofia della natura, la filosofia dello spirito.

Particolare rilievo acquista la concezione della logica: le categorie (per esempio, "causalità", "azione reciproca") non hanno un valore soltanto formale, cioè non indicano semplici rapporti del pensiero con se stesso, ma costituiscono la struttura sulla cui base si costruisce la realtà concreta. Infatti il mondo reale è sorretto da una impalcatura di nessi logici che sono essi stessi parte integrante di quella realtà che contribuiscono a porre in essere.

Il sistema hegeliano si qualifica e si realizza come "enciclopedia delle scienze": ciò significa che la filosofia guarda alla realtà non in modo diretto, ma grazie all'aiuto delle scienze positive, sia per quanto riguarda il mondo della natura, sia per quanto riguarda il mondo dello spirito. La filosofia della natura, è quindi sostanzialmente una filosofia delle scienze della natura; la filosofia della storia una filosofia delle scienze storiche. Ciò implica una fondamentale conseguenza: dal momento che le singole discipline scientifiche esprimono un livello di sapere che è relativo allo specifico grado del loro sviluppo storico, la filosofia in quanto enciclopedia delle scienze non può non riflettere questa relatività. Il sistema non è perciò una gabbia rigida, fissata una volta per sempre, ma per sua natura è impregnato di storicità e quindi destinato a evolversi.