Il sistema globale

In sintesi

L'economia-mondoSecondo la teoria dello storico e sociologo americano I. Wallerstein l'attuale sistema economico mondiale è il risultato di un lungo processo storico iniziato in Europa nel XVI secolo col mercantilismo e culminato sulla fine del XIX secolo con la creazione di un "unico spazio economico sulla Terra", che incorpora dentro di sé le formazioni sociali preesistenti.
La strutturazione dello spazio globaleNel corso della sua affermazione l'economia-mondo non solo incorpora dentro di sé le formazioni sociali preesistenti, ma impone un ordine internazionale basato su rapporti di dominanza-dipendenza, sulla generalizzazione del lavoro salariato e sul sistema di Stati nazione, infine di un'incessante lotta per l'egemonia tra le aree forti del pianeta.
I nuovi spazi "esterni"L'espansione dell'economia-mondo capitalistica tende a spingersi sempre verso nuove frontiere, oggi solo parzialmente toccate: l'Antartide, ricco di risorse naturali e protetto da convenzioni internazionali; i fondali oceanici, aperti alla prospezione mineraria; lo spazio cosmico, nel quale già opera un ristretto numero di Stati.
Zone franche e spazi immaterialiEsistono anche altri spazi dove la competizione economica tende a esercitarsi: il cosiddetto "antimondo" delle zone franche e dei paradisi fiscali e bancari che si sottraggono alle normali regole del gioco internazionali e gli spazi immateriali, schiusi al mercato dall'avvento della telematica e dalla diffusione di Internet.
Il problema del sottosviluppoUn nodo irrisolto della moderna economia globale è rappresentato dal problema del sottosviluppo dei paesi del Terzo e Quarto Mondo, ricondotto in sede teorica a diverse cause e affrontato praticamente con politiche d'intervento non sempre adeguate, anche se nell'ultimo decennio sono stati approntati nuovi strumenti di rilevazione del fenomeno, come l'indice di sviluppo umano, e si sono adottate politiche più flessibili.