François Villon

Derisione e lirismo

L'ultimo componimento di Villon è forse il Débat du corps et du cœur de Villon (Dialogo del corpo e del cuore di Villon), una sorta di confessione a bassa voce, in cui il poeta ripropone con pacata stanchezza le contraddizioni della sua anima. Scrive il critico Giovanni Macchia che la forza di Villon sta nella sua brutale sincerità, nel suo coraggio di presentarsi senza ipocrisia, senza falsi pentimenti, nella capacità di accostarsi senza filtri, in modo diretto, alla materia della sua poesia. Le tematiche della poesia medievale francese non sono assenti nell'opera di Villon, ma hanno perso ogni residuo letterario. Il poeta le propone non come luoghi obbligati e convenzionali, ma come oggetti di una meditazione autenticamente personale. La forte personalità, la complessa vicenda umana di Villon si traducono in una lingua viva, realistica, talvolta cruda, con una potenza patetica e satirica che fanno di Villon l'ultimo poeta medievale e il primo poeta moderno.