Il teatro fra le due guerre
In sintesi
Redazione De Agostini
Antonin Artaud | Antonin Artaud (1896-1948) è affetto da gravi disturbi psicologici e nervosi; fonda (1926) insieme a R. Vitrac il teatro "Alfred Jarry"; muore in una casa di cura. |
Opere | Pesanervi (1927), Van Gogh, il suicidato della società (1947), la tragedia I Cenci (1935); i saggi Il teatro e il suo doppio (1938). Il teatro della crudeltà è uno spettacolo totale, che utilizza un linguaggio non logico, fisico, immediato, e si pone come cura crudele, azione immediata e violenta che agisce sullo spettatore come un esorcismo. |
Jean Cocteau | Jean Cocteau (1889-1963), sostenitore dell'avanguardia, è attratto dal paradosso e dalla maschera, dal gioco tra menzogna e verità, superficie e profondità. |
Opere | I romanzi Thomas l'impostore (1923), I ragazzi terribili (1929); per il teatro Edipo re (1928), La macchina infernale (1934), I parenti terribili (1938). |
Jean Giraudoux | Jean Giraudoux (1882-1944) scrive il romanzo Suzanne et le Pacifique (1921); per il teatro Anfitrione 38 (1929), La guerra di Troia non si farà (1935), Elettra (1937). I temi ricorrenti sono l'armonia dell'uomo e del cosmo, l'evasione, l'illusione della fuga, dell'essere altrove, il benefico ritorno, espressi con leggera e pacata ironia. |
Jean Anouilh | Nei drammi di Jean Anouilh (1910-1987) L'ermellino (1932), Euridice (1942), Antigone (1944), La prova, o l'amore punito (1950), Beckett (1959) i personaggi, mossi da un anelito di purezza e di assoluto, sono schiacciati da una realtà mediocre e sordida, da una condizione umana immodificabile e disperata. |