Stendhal

In sintesi

La vitaStendhal, pseudonimo di Henri Beyle (1783-1842), nasce a Grenoble, vive un'adolescenza solitaria ricevendo un'educazione illuminista; si arruola nell'esercito e fa carriera nell'amministrazione napoleonica. Nel 1814 si trasferisce a Milano ed entra in contatto con i circoli romantici e liberali del "Conciliatore". Muore a Parigi.
Le opereAlcuni saggi (Storia della pittura in Italia, 1817; Roma, Napoli, Firenze, 1817; Considerazioni sull'amore, 1822; Passeggiate a Roma, 1829). Dopo il primo romanzo (Armance, 1827) e il racconto Vanina Vanini (1829), scrive il suo capolavoro Il rosso e il nero (1830). Autobiografici sono Ricordi d'egotismo (1892) e Vita di Henri Brulard (1890). Nel 1840 pubblica l'altro capolavoro, il romanzo La certosa di Parma.
I romanziIl suo romanzo, influenzato da quello settecentesco, è romanzo d'analisi e romanzo borghese, alterna l'indagine psicologica a quella sociale. Il suo romanticismo si realizza in personaggi con tratti spesso autobiografici, che lottano contro il destino alla ricerca della felicità.
La tecnica narrativaLa scelta stilistica principale consiste nella riduzione del punto di vista narrativo, che rinuncia alle grandi prospettive limitandosi all'ottica dei singoli personaggi. L'amore viene espresso ricorrendo a mezzi indiretti (lettere, biglietti), che costituiscono un linguaggio chiuso e rigoroso.
Lo stileIl ritmo è vibrante, serrato; l'ironia raffredda il pathos romanzesco. Lo stile è celebratamente limpido e semplice.