Intellettuali e pubblico nella Grecia classica

Scrittura e oralità

Nel contesto storico evocato la trasmissione orale della cultura affidata alla mediazione del poeta ha ancora validità, ma si manifesta il bisogno anche di una modalità di comunicazione più elaborata e complessa, in grado di tradurre i nuovi saperi fondati sull'arte della parola. Nel corso del V secolo a.C. appare evidente che scrittura e oralità rappresentano due modi di comunicare radicalmente diversi. Gli schemi tradizionali della trasmissione poetica restarono in vita per tutta l'epoca classica (come dimostrano la recitazione di testi davanti al grande pubblico del teatro, la lettura dei loro racconti da parte dei logografi e dei primi storici e la pratica dell'oratoria), ma furono presto messi in crisi dalle nuove esigenze della polis. La necessità di trasmettere conoscenze tecniche con linguaggi specifici è assolta da un nuovo strumento di comunicazione che si affermerà pienamente nel III secolo a.C., all'inizio dell'Ellenismo: il libro. All'uditorio riunito di fronte al poeta, si va affiancando la lettura solitaria, ma quasi sempre ad alta voce.