Il romanzo tra le due guerre mondiali

David Herbert Lawrence

David Herbert Lawrence (1885-1930) è figura tra le più emblematiche della letteratura inglese del Novecento: con Joyce e V. Woolf fu uno dei grandi innovatori della narrativa anglosassone soprattutto per le tematiche affrontate.

La vita

Nato a Eastwood, Nottinghamshire, da un minatore analfabeta e da una ex insegnante sensibile e profondamente religiosa, studiò all'università di Nottingham e poi insegnò in una scuola elementare di Londra (1908-1912). Nel 1909 pubblicò alcune poesie su "The English Review"; nel 1911 uscì il suo primo romanzo, The white peacock (Il pavone bianco), e nel 1912 il secondo, The trespasser (Di contrabbando). In quello stesso anno fuggì in Italia con la moglie di un professore dell'università di Nottingham, Frieda von Richtofen, che contribuì non poco alla maturazione della sua personalità e della sua arte e che gli fu compagna nelle continue peregrinazioni degli anni seguenti. La fuga in Italia con Frieda volle essere anche la ricerca di un tipo di vita e di un ambiente più vicini alla natura. In Italia Lawrence iniziò una feconda attività letteraria: numerosi racconti, poesie e alcuni dei suoi romanzi più famosi, tra cui Sons and lovers (Figli e amanti), The rainbow (L'arcobaleno) e Women in love (Donne innamorate), vennero scritti proprio durante il soggiorno italiano. Nel 1914 Lawrence tornò a Londra e sposò Frieda. Il periodo bellico fu segnato da varie difficoltà, quali il sequestro dell'Arcobaleno per oscenità, le accuse di aver esercitato spionaggio a favore dei tedeschi, l'amicizia e la successiva rottura con B. Russell e il rapporto conflittuale con il gruppo di Bloomsbury. Nel 1919 Frieda e Lawrence lasciarono di nuovo l'Inghilterra e andarono a vivere prima in Italia, poi in Australia, in Messico e ancora di nuovo in Italia. Qui Lawrence scrisse Lady Chatterley's lover, il suo romanzo più famoso. Minato dalla tubercolosi, si spense nei pressi di Nizza.

La religione dell'amore

Dei suoi primi romanzi, il più noto è Sons and lovers (Figli e amanti, 1913), una storia autobiografica del rapporto con la madre e con la prima ragazza visti sotto la prospettiva del complesso edipico. L'opera mostra straordinarie capacità di penetrazione dei personaggi e di descrizione di paesaggi naturali, ma già subito dopo la sua pubblicazione Lawrence decise di allontanarsi da questo stile. La nuova opera fu un romanzo, inizialmente intitolato The sisters, ma poi diviso in due libri: The rainbow (L'arcobaleno, 1915) e Women in love (Donne innamorate, 1920). Le due opere sono particolarmente significative in quanto testimoniano il suo allontanamento definitivo dalla tradizione naturalista e contengono la prima formulazione della sua filosofia di vita, che si basava sulla fiducia nelle possibilità dell'amore, dell'unione fisica dell'uomo e della donna, come unico rimedio possibile alla vita meccanicistica e disumana del mondo moderno. Per Lawrence l'amore è un'esperienza mistica, una forza liberatoria che trasporta dalla consapevolezza di sé alla comunione con il potere sconosciuto e misterioso che governa l'universo. Lawrence era, infatti, profondamente convinto che la scienza e la conoscenza astratta fossero lontanissime dalla vera fonte della vita, quel mondo oscuro dell'inconscio fatto di istinti naturali, impulsi e desideri.

I suoi romanzi riflettono quasi sempre la dicotomia fra uomini realizzati e irrealizzati, tra una "coscienza del sangue", che affonda le proprie radici nella vita dell'inconscio e dei sensi, e la "coscienza mentale", che dimezza l'essere umano. La conoscenza non è, pertanto, conoscenza intellettuale, ma una certezza oscuramente sentita, istintiva, intraducibile nelle categorie del linguaggio concettuale; è il punto d'arrivo del suo ideale di una vita "tutta calata nei sensi", "senza mente e senza coscienza mentale, senza intelletto ... strana, oscura, appassionata".

Le ultime opere

Gli ultimi romanzi di Lawrence, tra cui Aaron's rod (La verga di Aronne, 1922), Kangaroo (Canguro, 1923), The plumed serpent (Il serpente piumato, 1926), presentano numerosi spunti autobiografici e attingono alle convinzioni e passioni maturate negli anni; la stessa narrazione risente di queste influenze personali anche stilisticamente. Lady Chatterley's lover (L'amante di lady Chatterley, 1928) realizza compiutamente le idee dello scrittore, mescolando abilmente lirismo e naturalismo. La storia d'amore fra la ricca lady Chatterley e il guardiacaccia diventa l'emblema di ciò che rappresenta per Lawrence il legame sessuale: la via per la più completa realizzazione di se stessi, al di sopra e contro ogni regola morale, ogni convenzione sociale, ogni differenza di classe (il libro fu vietato in Inghilterra e apparve in edizione integrale solo nel 1960).

Oltre ai romanzi Lawrence scrisse numerosi racconti, spesso meglio congegnati e più liberi rispetto alle costruzioni "a tesi" (fra cui The fox, La volpe, 1923; The man who died, L'uomo che morì, 1931), si dedicò con successo a molti generi letterari. La poesia scritta in uno stile semplice, diretto (e raccolta in The complete poems, Poesie complete, 1927), era da lui intesa come manifestazione integrale dell'anima, della mente e del corpo. Fra i resoconti di viaggio si ricordano Mornings in Mexico (Mattinate in Messico, 1927) ed Etruscan places (Luoghi etruschi, 1932). Numerosi saggi critici si occupano di letteratura e psicoanalisi. L'epistolario fu pubblicato da Aldous Huxley nel 1932.

Il giudizio critico

L'insieme delle opere di Lawrence pare segnato da un'inquietudine inespressa, che si traduce in uno stile aspro, alieno da ogni raffinatezza formale, in una struttura narrativa spesso prolissa e disordinata, governata più dalla mutevolezza dell'ispirazione che da scelte stilistiche precise. Egli non fu un artista preciso e attento alla forma come Joyce, ma piuttosto un romantico per temperamento, con una fede assoluta nell'ispirazione, in quell'oscuro impulso interiore che sentiva essere la fonte della propria creatività. Nonostante la priorità riconosciuta all'ispirazione sulla tecnica e sul mestiere, fu per certi versi uno sperimentatore e un innovatore: le sue opere maggiori e i suoi racconti hanno dato un contributo notevole alla storia letteraria del Novecento inglese.