Il teatro del Novecento

Introduzione

La produzione teatrale del Novecento è ancora costituita in larga misura da commedie salottiere e drammi a sfondo morale. Il contributo più interessante al rinnovamento del dramma nella prima metà del secolo fu quello tentato da William Butler Yeats e Thomas Stearns Eliot di ridare vita al "teatro di poesia". L'Irish Dramatic Movement diede vita a una ricca produzione di opere umoristiche o sentimentali, ispirate alla vita contemporanea della nazione. Nel secondo dopoguerra iniziò un vivace rinnovamento del teatro con John Osborne e i "giovani arrabbiati", che si sviluppò in modo più complesso con Harold Pinter, Arnold Wesker, John Arden: fu il teatro dell'assurdo e della violenza, di quello rituale e comunitario. L'opera autorevole di Samuel Beckett, con le sue astrattezze metafisico-linguistiche, interpretò la fine dei valori, l'esaurimento delle forme, la disintegrazione dei linguaggi e delle ragioni per vivere.