Sallustio

Riassunto della Congiura di Catilina

Dopo l'introduzione Sallustio traccia un profilo psicologico di Catilina e, prendendo spunto dalla decadenza morale, espone una breve storia di Roma in cui si rimpiangono i tempi antichi (cap. 1-13). In questa situazione di degrado, Catilina si circonda di simpatizzanti, che per vari motivi, bramano un cambiamento delle istituzioni; li lega a sé con molteplici espedienti e li infiamma con un discorso (cap. 14-20). L'aristocrazia subodora il complotto e affida il consolato ad Antonio e a Cicerone, un homo novus; Catilina prosegue i suoi preparativi e raduna un esercito a Fiesole (cap. 21-24). Seguono un ritratto di Sempronia, una delle donne che partecipa alla congiura, la sconfitta di Catilina alle elezioni consolari, che lo mette decisamente sulla via della rivolta, i pieni poteri conferiti a Cicerone (cap. 26-29). Cicerone pronuncia in Senato la prima delle 4 orazioni contro Catilina, il quale lascia Roma per raggiungere in Etruria il complice Manlio e il suo esercito (cap. 30-36). I complici rimasti in città sono arrestati; vi sono poi i discorsi di Cesare e Catone che sono posti da Sallustio a confronto; i congiurati sono condannati a morte e giustiziati (cap. 37-55). Gli ultimi 6 capitoli narrano della fuga di Catilina e dei suoi seguaci verso la Gallia Transalpina, la sua sconfitta e la morte nella battaglia presso Pistoia.