Varrone e gli scrittori minori

Analogia e anomalia

Durante tutto il sec. I a.C. si svolse a Roma un vivace dibattito sulla questione della lingua tra gli analogisti, che seguivano la scuola di Alessandria d'Egitto, e gli anomalisti, seguaci della scuola di Pergamo, in Asia. La dottrina dell'analogia sosteneva che la lingua è un prodotto razionale e non naturale e che il suo uso corretto si fonda su regole grammaticali fisse; una buona lingua ha perciò caratteristiche di purezza e di regolarità e rifiuta i neologismi. La dottrina dell'anomalia asseriva invece che la lingua è un fatto spontaneo, condizionato dal suo uso vivo, e che si modifica ed evolve con il passare delle generazioni e il mutare delle idee; pertanto erano ammesse la più ampia libertà di espressione personale e la presenza di neologismi.