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  • Una poetica del realismo?

Una poetica del realismo?

La polemica che lo Sturm und Drang mosse contro la tragedia francese volle essere una protesta contro la piattezza dei personaggi, tutti ammassati senza rilievo di contro a uno sfondo indifferente o rigidamente immutabile. E contro siffatto sfondo teatrale gli scrittori dello Sturm si levarono non soltanto perché esso rispecchiava il mondo della società elegante, ma ancor più perché esso negava ai personaggi la concretezza drammatica che soltanto la viva ed evidente realtà esterna poteva loro imprimere. Questa è anche la ragione critica della loro avversione ai romanzi sentimentali [...]. Il carattere dominante della letteratura dello Sturm und Drang è proprio questo realismo, questa concreta raffigurazione delle immagini, delle rappresentazioni, del linguaggio, un realismo che non ha l'eguale prima e dopo nella letteratura tedesca, osserva Auerbach. Eppure codesto realismo non è l'antitesi della fantasia, come accade invece nei drammi di Diderot e di Lessing. È un realismo d'immaginazione, poeticamente trasfigurato. E proprio questa fusione del reale e dell'invenzione è uno dei grandi acquisti dello Sturm und Drang, acquisto che fa di questo movimento il precorritore sia del romanticismo, sia del realismo del secolo XIX.

R. Pascal, La poetica dello Sturm und Drang, Feltrinelli, Milano 1977, pp. 311-312.