La devianza

Devianza e criminalità

Molto spesso la sociologia della devianza si è occupata dei fenomeni criminali, generando in molti l'idea erronea di un'identificazione tra criminalità e devianza. In realtà, se è vero che la criminalità fa parte della devianza, i due fenomeni tuttavia non coincidono. La criminalità, infatti, si riferisce a quelle attività che infrangono non una qualsiasi norma, ma la legge e che sono soggette alle punizioni applicate dai magistrati in quanto rappresentanti dello stato. Il termine devianza è invece più ampio e comprensivo non solo dei fenomeni criminali, ma anche di altri comportamenti, come il suicidio, l'alcolismo, la malattia mentale ecc. Secondo S. Dinitz esistono cinque categorie di devianza e conseguentemente di devianti:

-la devianza come contrasto rispetto al prevalente modello fisico, fisiologico o intellettivo (è il caso degli individui deformi e dei minorati psichici);

-la devianza come infrazione delle norme religiose e ideologiche e che rifiuta l'ortodossia (è il caso degli eretici e dei dissidenti);

-la devianza come infrazione delle norme giuridiche (è il caso dei ladri e degli assassini);

-la devianza come comportamento difforme dalla definizione culturale di salute mentale (è il caso degli individui psicopatici e dei nevrotici);

-la devianza come rifiuto dei valori culturali dominanti (è il caso degli hippy o dei punk).

Secondo questa definizione, quanto normalmente indicato col termine criminalità altro non è se non uno dei diversi aspetti di un fenomeno più ampio.