Gruppi e organizzazioni

Gruppi formali e informali nelle organizzazioni

Caratteri principali dei gruppi secondari sono, come si è detto, il numero elevato di membri, la relativa impersonalità delle relazioni tra essi, la regolamentazione oggettiva di tali relazioni, il fatto che il gruppo si costituisca per raggiungere un determinato scopo. L'organizzazione è quindi, in generale, un sistema operativo dove le persone interagiscono occupando ruoli formalizzati in vista di realizzare certi scopi e perciò, a seconda della sua complessità, si articola in un certo numero di gruppi che possiamo definire "gruppi formali". Nel gruppo formale i ruoli dei membri non sono determinati dalle loro preferenze, bensì dalle strategie che l'organizzazione adotta per raggiungere i propri fini. Dunque, nel gruppo formale le relazioni tra i membri sono di tipo strettamente strumentale. Si è notato, però, dai risultati di indagini condotte già negli anni '30 presso gli stabilimenti della Western Electric Company di Hawtorne presso Chicago, che la produttività del lavoro dipende più dalla soddisfazione dei bisogni sociali di ciascun membro del gruppo, cioè dallo sviluppo di relazioni sociali emotivamente gratificanti sul piano personale, che non dai meccanismi controllabili a livello organizzativo, come, per esempio, i premi di produzione. Ciò comporta che si sviluppino regolarmente, all'interno delle organizzazioni, anche gruppi informali, che posseggono caratteristiche simili a quelle dei gruppi primari (rapporto face to face, integrazione affettiva tra i membri, sentimento del "noi"). Sono solo condizioni esterne che differenziano i gruppi informali da quelli primari: i gruppi informali si costituiscono all'interno di strutture formalizzate, di ruoli, compiti e norme definiti in precedenza, che condizionano inevitabilmente le relazioni tra i membri. In casi particolari, quali le condizioni estreme di un esercito in guerra, o la convivenza in uno spazio limitato, come una nave, i gruppi informali assumono un ruolo decisivo nel funzionamento delle organizzazioni di cui fanno parte. George Homans, studiando i gruppi sociali a bordo di una piccola nave da guerra, ha evidenziato come, oltre ai gruppi relativi alle suddivisioni gerarchiche (ufficiali, sottufficiali, equipaggio), esistessero gruppi informali funzionali (cannonieri, macchinisti, radiotelegrafisti ecc.), ognuno dei quali si era dotato di un gergo specifico e di contrassegni propri e impiegava una serie di espressioni peggiorative nei confronti degli altri gruppi. Una famosa ricerca coordinata da Samuel E. Stouffer sul soldato americano ha studiato come si alterino le relazioni sociali nelle unità militari impegnate per lungo tempo in zone di guerra: gli ufficiali tendono, per esempio, a integrarsi con gruppi informali di soldati, la coesione dei quali garantisce lealtà e disciplina al di là dell'osservanza di regole e ordini superiori.