La famiglia occidentale

Introduzione

La tipica famiglia occidentale è monogamica (una persona può avere un solo coniuge fin quando dura il matrimonio) ed è più spesso endogamica che esogamica: anche se in questi ultimi anni la situazione sta cambiando, la maggioranza delle persone si sposa ancora nell'ambito del proprio gruppo razziale, etnico, religioso e anche all'interno della classe sociale di appartenenza. Inoltre, la famiglia occidentale è per lo più di tipo nucleare, anche se può capitare che facciano parte della famiglia il nonno, la nonna o altri parenti, ed è neolocale, vale a dire che gli sposi vanno ad abitare da soli, in una casa diversa da quella delle rispettive famiglie di origine. Dal punto di vista dei rapporti di autorità, la famiglia occidentale è sempre più spesso di tipo egualitario, anche se in parte è ancora patriarcale: le donne, pur godendo della parità giuridica con l'uomo e pur contando sempre di più, non hanno tuttavia ancora raggiunto un'effettiva parità all'interno della famiglia per autorità e mansioni. Ciò si rivela, per esempio, nella persistenza di un elemento chiaramente patrilineare: per lo più, la moglie aggiunge al proprio il cognome del marito e i figli assumono quello del padre. Infine, la famiglia occidentale è bilaterale: vengono ritenuti parenti i congiunti sia del marito sia della moglie e la proprietà si trasmette sia ai figli sia alle figlie.

Ovviamente, rispetto a questo modello ideale e dominante ci sono state e ci sono nel mondo occidentale delle eccezioni. Tipiche a questo proposito sono le comuni sorte negli anni '60 e '70 del '900, che praticavano forme comunitarie di famiglia allargata.