L'Illuminismo

L'Illuminismo in Italia

In Italia la cultura aveva ripreso vivacità con la formazione di due importanti centri culturali a Milano e a Napoli. A Milano i fratelli Pietro e Alessandro Verri avevano promosso la Società illuministica dei Pugni e fondato un periodico “Il Caffe”. Attorno a essi si erano radunati tutti gli illuministi lombardi dal famoso Cesare Beccaria (che pubblicò, nel 1764, la prima opera contro la tortura e la pena di morte Dei delitti e delle pene) a P. Frisi, G.R. Carli, G. Visconti, A. Longo, L. Lambertenghi. Gli illuministi lombardi, esperti nel settore economico, legislativo o dell'istruzione, ricoprirono quasi tutti incarichi amministrativi presso il governo asburgico. A Napoli invece Antonio Genovesi, Ferdinando Galiani e Gaetano Filangieri continuavano la tradizione di rinnovamento culturale inaugurata dagli studi di Giambattista Vico (Principi di una scienza nuova in tre redazioni 1725, 1730 e 1744), in verità estraneo all'Illuminismo. Fra essi si distinse il Filangieri, esperto giurista, il quale partendo da presupposti illuministici sostenne l'esigenza di una codificazione delle leggi e di una riforma della procedura penale.