La Rivoluzione americana e la nascita degli Stati Uniti d'America

Introduzione

Al termine della Guerra dei Sette anni la corona inglese affrontò il problema di organizzare e difendere i nuovi territori americani acquisiti con la Pace di Parigi (1763). All'accentuazione del controllo sull'economia e sui commerci delle colonie, attuato con criteri mercantilistici (divieto di apertura di industrie locali e delle proficue triangolazioni commerciali con le isole caraibiche; confluenza verso la sola Inghilterra di tutti i prodotti coloniali), re Giorgio III aggiunse il divieto ai coloni di spingersi oltre i Monti Appalachi, in modo da far cessare le ostilità con i pellerossa e smobilitare l'esercito posto a difesa dei confini occidentali. L'introduzione di nuovi carichi fiscali inaugurata con la Legge sulla stampa (imposta su documenti, libri, giornali) spinse i rappresentanti di nove colonie guidate dalla Virginia a riunirsi a congresso a New York (Stamp Act Congress, 1765). Richiamandosi al principio “nessuna tassa senza rappresentanza”, il Congresso avanzò la richiesta che ogni disposizione fiscale riguardante le colonie avesse l'assenso delle assemblee americane.