Albéniz, Isaac

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compositore e pianista spagnolo (Camprodón, Catalogna, 1860-Cambo-les-Bains, Pirenei Atlantici, 1909). Artefice con F. Pedrell ed E. Granados della rinascita musicale in Spagna, iniziò giovanissimo la carriera concertistica, dapprima irregolare e disordinata (come gli studi, che condusse a Parigi, Madrid, Lipsia e Bruxelles e a cui fece seguire un perfezionamento con Liszt) poi, dal 1880, costante e ricca di affermazioni in tutta Europa. Dal 1893 si dedicò esclusivamente alla composizione, si stabilì a Parigi, si legò d'amicizia a Paul Dukas, Fauré e Debussy e realizzò le sue opere più importanti. Primo fra i compositori spagnoli dell'Otto-Novecento si ispirò al folclore musicale del proprio Paese, traendone spunti e suggerimenti che seppe fondere con temi di derivazione romantica e impressionistica. Più che nelle opere teatrali (Pepita Jiménez, 1896, ecc.), sinfoniche e da camera, raggiunse gli esiti più felici nei numerosissimi pezzi per pianoforte (ca. 500, ma molti perduti), fra i quali si distinguono Cantos de España, Suite española e soprattutto i quattro quaderni di Iberia (1905-08).

Bibliografia

A. Sagardia, Isaac Albéniz, Plasencia, 1951; A. Gautier, Isaac Albéniz, Madrid, 1978.

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