Apòdidi

sm. pl. [da Apodi]. Famiglia (Apodidae) di Uccelli Apodiformi comprendente 14 generi e circa 80 specie, diffuse in quasi tutto il mondo, con l'eccezione delle regioni più fredde, e note come rondoni e salangane. Gli Apodidi sono facilmente riconoscibili sia per l'aspetto sia per le abitudini di vita. La loro conformazione, infatti, appare perfettamente adattata a un'esistenza condotta quasi ininterrottamente in volo: corpo allungato, tale da ridurre al minimo l'attrito; ali molto lunghe, a semiluna; coda costituita da dieci timoniere, più comunemente biforcuta, talvolta quadrata; cranio appiattito. Le zampe sono cortissime, con 4 dita robuste e dotate di forti unghie rivolte in avanti. Gli Apodidi sono eccezionali volatori: la loro velocità supera i 100 km/h e, in alcuni casi, i 150 km/h. È assai raro osservare gli Apodidi a terra, data la grande difficoltà che poi incontrerebbero nel levarsi nuovamente in volo. Essi usano invece riposarsi stando aggrappati brevemente al bordo del proprio nido, nonché a rocce, rami e superfici scabre in generale. A ciò si dimostrano ben adattate le zampe. L'alimentazione consta di insetti che vengono afferrati al volo, a grande velocità, per mezzo del becco, breve e debole ma molto largo. Tra i generi principali Apus, Collocalia, Chaetura, Cypsiurus.

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