Beckett, Samuel

Indice

romanziere e autore drammatico irlandese (Foxrock, Dublino, 1906-Parigi 1989). Dopo aver compiuto gli studi a Dublino, fu nominato, nel 1928, lettore d'inglese all'École Normale Supérieure di Parigi e in questo periodo conobbe e frequentò Joyce, di cui divenne segretario. In Francia si stabilì definitivamente dal 1938, partecipando quindi attivamente alla Resistenza francese. Alle prime opere, scritte in inglese, tra le quali il romanzo Murphy (1938), seguirono, a partire dal 1947, romanzi e commedie in lingua francese, tradotti in inglese dallo stesso Beckett, il cui tema principale è l'assurdità della condizione umana; egli ha provocatoriamente rifiutato ogni concessione a una facile comprensibilità e ha mirato a presentare l'uomo spoglio del suo aspetto sociale, delle sue stesse facoltà fisiche e intellettuali, che sconta “il peccato di essere nato”, alle soglie dell'assurdo e del silenzio, onde la disgregazione del suo stesso linguaggio. Tra i romanzi ricordiamo Molloy (1951), Malone meurt (1951; Malone muore), L'innomable (1953; L'innominabile) e Comment c'est (1961; Come mai). Alla prima commedia, En attendant Godot (1953; Aspettando Godot), hanno fatto seguito Fin de partie (1957; Finale di partita), Tous ceux qui tombent (1957; Tutti quelli che cadono), La dernière bande (1958; L'ultimo nastro), Oh! Les beaux jours (1961; Giorni felici), Va et vient (1966; Viavai). Beckett è anche autore di una raccolta di meditazioni in versi e in prosa, Imagination morte imaginez (1965), e di mimodrammi: Acte sans paroles I (1957; Atto senza parole I), Acte sans paroles II (1962; Atto senza parole II), Film (1965). Esasperata dalla brevità e dai silenzi, la tragica rappresentazione della condizione umana dell'autore si esprime ancora nei testi raccolti in Têtes mortes (1967; Teste morte), in Au loin un oiseau (1973; In lontananza un uccello), in Pas moi (1972; Non io). Nel 1969 Beckett ha ottenuto il premio Nobel per la letteratura e nel 1975 il Grand Prix national du Théâtre. Oltre ai racconti Immobile et autres foirades (1976; Immobile e altri disastri), Compagnie (1980), per le scene ha scritto Catastrophe et autres dramaticules (Catastrofe e altri drammi).