Cacciari, Màssimo

filosofo e uomo politico italiano (Venezia 1944). Laureato in filosofia, negli anni Settanta è stato fra i protagonisti della ideale riconciliazione fra Nietzsche e la cultura di sinistra, concretizzatasi con il saggio Crucialità del tempo (1980). Professore di estetica, la sua filosofia è imbevuta di quel pessimismo che lo colloca nella corrente definita della “filosofia della crisi”, i cui concetti fondamentali egli espone e approfondisce in L'angelo necessario (1992) e soprattutto in Dran. Meridien de la decision dans la pensée contemporaine (1992), sorta di excursus nella tradizione antiplatonica del pensiero moderno. Con Geo-filosofia dell’Europa (1994) rilegge ermeneuticamente e tramite gli opposti guerra-pace, mare-terra, Oriente-Occidente e legge-sradicamento, la recente instabilità ideale e politica del vecchio continente, proseguendo poi idealmente il discorso in Arcipelago (1997). Deputato nelle liste del PCI, Cacciari ha assunto sempre posizioni fortemente autonome nei confronti del gruppo dirigente fino a uscire dal PCI per approdare recentemente alla Margherita; dal 1993 al 2000 è stato sindaco di Venezia, appoggiato dallo schieramento dei partiti della sinistra; nel 2005 è stato rieletto sindaco a Venezia in una lista di centrosinistra. Nel 2009, non riconoscendosi più nel programma politico del Partito Democratico, annuncia che allo scadere del mandato da sindaco (2010) si sarebbe ritirato dalla vita politica. Nel 2004 ha pubblicato Della cosa ultima, un dialogo e due epistole sull'origine e la fine del mondo. Nel 2006 ha pubblicato Introduzione a Max Weber, il politico come professione. Nel 2007 sono uscite le opere Tre icone, Anni decisivi e Teologia e politica al crocevia della storia, quest’ultima scritta con il filosofo M. Tronti. Nel 2009 ha pubblicato Hamletica. Nel 2011 è uscito Ama il prossimo tuo, scritto insieme a E. Bianchi. Nel 2012 ha scritto Doppio ritratto. San Francesco in Dante e Giotto. Nel 2013 è uscito Il potere che frena. Del 2014 è il saggio Labirinto filosofico, insignito nel 2016 del premi Hemingway. Nel 2016 ha scritto insieme a L. Caracciolo, E. Galli della Loggia e E. Rasy Senza la guerra. Nello stesso anno ha pubblicato insieme a Paolo Prodi Occidente senza utopie. Nel 2017ha scritto Icone. Pensare per immagini. Nel 2019 ha pubblicato La mente inquieta. Saggio sull’Umanesimo ed Elogio del diritto insieme a N. Irti. Nel 2020 ha dato alle stampe Il lavoro dello spirito. 
Nella sua carriera ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Nel 1999 ha ricevuto il Premio Hannah Arendt per la filosofia politica. Nel 2002 ha ottenuto il premio per la diffusione della cultura tedesca all’estero dall’Accademia di Darmstadt. Nel 2003 è stato insignito della laurea honoris causa in architettura dall’Università degli Studi di Genova. Nel 2005 ha ricevuto la Medaglia d’oro del Círcolo de Bellas Artes di Madrid. Nel 2007 l’Università di Bucarest l’ha insignito della laurea honoris causa in scienze politiche. Nello stesso anno ottiene il riconoscimento Uomo per la pace. Nel 2014 ha ricevuto la laurea honoris causa in filologia, letteratura e tradizione classica dall’Alma Mater Studiorum di Bologna. Nel 2016 l’Università di Torino l’ha insignito dell’International Chair Jacques Derrida.