Ciano, Galeazzo, cónte di Cortellazzo

diplomatico e uomo politico italiano (Livorno 1903-Verona 1944). Figlio di Costanzo, perseguì la carriera diplomatica e ricoprì la carica di plenipotenziario in Cina. Il matrimonio con Edda Mussolini gli permise di raggiungere importanti cariche politiche (Ministero della Cultura Popolare, 1935; degli Affari Esteri, 1936-1943). Nonostante la sua responsabilità in alcune tragiche iniziative del regime fascista (intervento in Spagna, occupazione dell'Albania, guerra alla Grecia), Ciano non esitò a palesare la sua diffidenza nei confronti dell'alleato tedesco. Dopo le sconfitte del 1942, Ciano entrò in dissenso con Mussolini e fu costretto a lasciare il dicastero degli Esteri per un incarico presso la Santa Sede. Alla seduta del Gran Consiglio del 24-25 luglio 1943 votò l'ordine del giorno Grandi contro il suocero; poi, temendo le reazioni dei fedelissimi del regime, fuggì in Germania da dove avrebbe voluto raggiungere la Spagna. Consegnato dai Tedeschi alla Repubblica di Salò, Ciano fu processato a Verona e fucilato assieme ad altri gerarchi. Nel dopoguerra è stato pubblicato il suo Diario, testimonianza di alcuni aspetti della politica estera fascista.

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