Corfù (città)

Indice

(Kérkyra). Capoluogo del nomós omonimo (Grecia), 906 m s.m., 39.487 ab. (2001).

Generalità

La città, situata sulla costa centrorientale dell'isola di Corfù, è caratterizzata da un centro storico, il Campiello, che conserva intatte architetture di stile veneziano; tale area è diventata patrimonio dell'umanità UNESCO nel 2007. Corfù è anche il porto peschereccio e commerciale, nonchè il centro industriale più importante dell'isola.

Arte

Della città storica, sulla penisola di Analipsis, restano tracce delle mura e i ruderi di due templi dorici. Presso il porto detto “di Alcinoo” si trova la tomba di Menecrate (ca. 600 a. C.), da cui proviene lo splendido leone arcaico in pietra conservato nel Museo di Corfù. Il monumento più importante è il tempio dorico di Artemide, presso il monastero della Garìtza (ca. 585 a. C.), i cui frontoni erano ornati di sculture (conservate nel locale museo) possenti e squadrate, attribuite all'arte corinzia. Particolarmente famoso il gruppo centrale del timpano occidentale, con la Gorgone e i suoi figli Crisaore e Pegaso chiusi fra due gigantesche pantere. A Corfù si trovano sia il Museo archeologico, dove sono conservati i frontoni scolpiti del tempio di Artemide, sia una collezione di antichità bizantine. Anche la casa dove visse il poeta nazionale greco D. Solomos è stata trasformata in museo.

Architettura

La città si arricchì di importanti monumenti paleocristiani e bizantini; ma poco o nulla sopravvive di questo periodo. Il solo edificio bizantino di un certo interesse che sia sopravvissuto è la chiesa dei SS. Giasone e Sosipatro, a croce iscritta di tipo costantinopolitano (sec. XI). Dei numerosi edifici fatti costruire nel sec. IX da Arsenio di Corfù restano soltanto le fondamenta della basilica del vescovo Iovianos a Paleopolis. Cospicui sono invece i resti dell'architettura militare veneziana (Fortezza Vecchia, 1550; Fortezza Nuova, 1576-89). Al periodo veneto risalgono anche la chiesa metropolitana, la chiesa di S. Spirito, il Teatro (1663-90), il monumento al doge Morosini (1691). Tra la cittadella veneziana, sviluppatasi sull'estremità rocciosa della penisoletta di Capo Sidero, e il centro abitato vi è l'Esplanade, vasta spianata romboidale priva di costruzioni, ricavata nel periodo napoleonico (1807), attraversata da una strada e fiancheggiata da due piazze. Al periodo dell'occupazione inglese risale il neoclassico Palazzo Reale (1816).

Bibliografia

G. M. Monti, Il Regno di Sicilia e il Levante Mediterraneo, Bari, 1930; E. Lapalus, Le fronton sculpté en Grèce, Parigi, 1947; E. Kirsten, W. Kraiker, Griechenlandkunde, Heidelberg, 1967; C. Branzi, Viaggi nella Grecia antica, Roma, 1990.

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