Coupry, François

romanziere francese (Hyères 1947). Cultore del nonsenso elevato a sistema, ha satireggiato il consumismo in Les autocoincés (1971), criticato il mondo dell'editoria in L'antiéditeur (1976) e Ecrire, c'est vendre (1977), e difeso gli scrittori in Le grand écrivain. Fondatore della rivista Roman, Coupry propugna un genere letterario nuovo, a un tempo romanzo, racconto, teatro e poesia. Tra le opere ricordiamo ancora i racconti paradossali Ventre bleu (1978) e Jour de chance (1982), i romanzi Le fils du concierge de l'Opéra (1992) e L'Oeil du gitan (2000). Nel 1994 ha pubblicato un saggio, articolato in una sorta di conversazione a più voci, su Ionesco.

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