Formióne (letteratura)

(Phormío). Commedia di Terenzio, rappresentata nei ludi romani del 161 a. C. Ispirata all'Epidikazómenos (Il marito aggiudicato) di Apollodoro di Caristo, si impernia sulle vicende di due cugini che si innamorano mentre i loro padri sono lontani e prende nome da un ingegnoso “parassita” che li aiuta a coronare le loro aspirazioni. L'opera, caratterizzata come di consuetudine da imbrogli e scambi di persone, presenta una solida struttura, un dialogo vivacissimo e vicissitudini movimentate e spassose. Fu di ispirazione a Molière per Le furberie di Scapino.

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