Giannini, Guglièlmo

uomo politico e commediografo italiano (Pozzuoli 1891-Roma 1960). Il suo nome è particolarmente legato al movimento politico “Uomo qualunque”, che Giannini fondò dopo essersi fatto conoscere con l'omonimo settimanale uscito nel 1944. Dopo il successo del 1946 (una trentina di deputati alla Camera), il “qualunquismo” cadde alle elezioni del 1948 e scomparve. Privo di una linea politica precisa, fece leva soltanto sul diffuso malcontento della piccola borghesia che non volle o non seppe inserirsi con volontà di rinnovamento nella nuova realtà democratica succeduta alla fine del fascismo. Diede alla scena oltre 60 testi, tra commedie e riviste, privilegiando il filone comico-sentimentale e il genere poliziesco (La sera del sabato, 1934; Il pretore De Minimis, 1950, ecc.). Lavorò anche per il cinema, come regista e sceneggiatore.

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