Hazlitt, William

scrittore e saggista inglese (Maidstone, Kent, 1778-Londra 1830). Avviato alla carriera ecclesiastica, preferì dedicarsi piuttosto all'arte e alla letteratura. Nel 1805 pubblicò il suo primo libro, Essay on the Principles of Human Action (Saggio sui principi dell'agire umano), cui seguirono altri saggi di carattere filosofico e politico. Nel 1812 divenne cronista parlamentare e teatrale del Morning Chronicle e dal 1814 iniziò a collaborare alla Edinburgh Review, sulla quale apparvero molti dei suoi articoli più celebri. La sua produzione si può suddividere in tre gruppi: gli scritti di carattere artistico e teatrale, tra i quali A View of the English Stage (1818; Considerazioni sul teatro inglese) e le Conversations of James Northcote (1830); i saggi di critica letteraria, tra i quali figurano quasi tutte le sue cose migliori, come The Round Table (1817; La Tavola Rotonda), Characters of Shakespeare's Plays (1817; Personaggi dei drammi di Shakespeare), i tre cicli di conferenze On the English Poets (1818), On the English Comic Writers (1819) e On the Dramatic Literature of the Age of Queen Elizabeth (1820), Table Talk (1821-22; Conversazioni intorno al tavolo), in cui attaccava Shelley, e The Spirit of the Age (1825; Lo spirito dell'epoca) in cui criticava alcuni dei suoi contemporanei; e infine le opere di carattere vario, quali The Fight (1822; Il combattimento), brillante saggio di giornalismo sportivo, Liber Amoris (1823), cronaca di un'infelice vicenda amorosa, e un'ambiziosa quanto discussa biografia di Napoleone (4 vol., 1828-30). Anche in virtù del suo temperamento polemico che lo portò a litigare con gli stessi suoi amici, Hazlitt non godette di molte simpatie, ma pochi scrittori possono vantare la sua sottile ironia, la sua capacità di cogliere i tratti salienti di una personalità, il suo stile denso e immediato e l'acutezza del suo giudizio critico.

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