Laskarâtos, Andréas

scrittore satirico greco (Lixuri, Cefalonia, 1811-Atene 1901). Fu uno degli esponenti della scuola ionica. Conobbe Solomós e sentì fortemente l'influsso della letteratura italiana. La sua vena satirica, rivelatasi nel poemetto Lixuri nel 1836 (1845), ispirato alla Secchia rapita di Tassoni, si maturò in I misteri di Cefalonia (1856), satira brillante e faceta dei Cefalonoti, in particolare degli ambienti politici ed ecclesiastici. La scomunica, i processi e il carcere che ne seguirono non demolirono la pugnace baldanza dello scrittore, che nell'Autobiografia (in italiano) si dichiara convinto della santità della sua causa. Pubblicò un libro di Poesie varie (1872), una galleria di caratteri col titolo Ecce homo (1883) e altri scritti letterari, sociologici, autobiografici.

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