Ljadov, Anatolij Kostantinovič

compositore russo (Pietroburgo 1855-Polyanokova, Novgorod, 1914). Fu allievo del padre Konstantin Nikolaevič, direttore d'orchestra e compositore (Pietroburgo 1820-1868), e successivamente di I. Johannsen e di N. Rimskij-Korsakov al Conservatorio di Pietroburgo, dove insegnò (dal 1878) teoria musicale, contrappunto e composizione. Insieme con Balakirev e Ljapunov raccolse canti popolari della sua terra. Nel panorama della musica russa del secondo Ottocento, Ljadov occupò una posizione intermedia tra il nazionalismo del Gruppo dei Cinque e l'occidentalismo di Čajkovskij e Rachmaninov, riuscendo a mediare felicemente i dati della tradizione più specificamente russa con gli apporti tecnici e formali dei romantici europei, specialmente Chopin e Schumann. Ebbe modo di far risaltare le sue doti di finissimo orchestratore in numerose composizioni sinfoniche (Polonaise op. 49, in memoria di Puškin, 1900; Baba-Jaga op. 56; 8 Canti popolari russi, op. 58, 1906; Il lago incantato, op. 62, 1909; Kikimora, op. 63, 1910; Dall'Apocalisse, op. 66, 1913). Interessante risulta anche la sua produzione pianistica e da camera; notevoli le pagine corali e i Lieder per canto e pianoforte.

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