Descrizione generale

Gruppo etno-linguistico africano stanziato in una vasta regione dalle sponde sudoccidentale del lago Tanganica fino al fiume Sankuru, a ovest, e all'alto corso del Kafue, a sud (Repubblica Democratica del Congo-Zambia). Il nome di Luba (BaLuba) è dato oltre che alle varie tribù originarie (Shankadi, Kahonde, Yeke, Ruwa, Hemba, ecc.) anche ai Songhe, ai Kunda, ai Nkoya, ai Kete, ai Konji, ai Bena-Lulua e ad altri gruppi Benahe, unificati e sottomessi dai Songhe, costituirono uno dei più vasti e potenti regni africani.

Storia

Le fonti orali indicano in Kongolo, capo di origine Songhe, il fondatore del regno di Luba, la cui capitale divenne Mwibele. Il successore Kalala sottomise altri gruppi etnici limitrofi ampliando i limiti del regno (o dei regni) luba e accrescendone la potenza. La forza di comando (o bulopwe) si trasmetteva solo ereditariamente. Per circa quattro secoli, e cioè fin verso il termine del sec. XIX, i Luba imposero la loro autorità realizzando un'unità politica e culturale. Diviso in province, il regno era strutturato in maniera armonica e trovava il suo fondamento nella lealtà dei capi che pagavano un tributo al sovrano e difendevano i confini del territorio. I Luba furono agricoltori sedentari organizzati in clan matrilineari, fino a che i Songhe, provenienti da nord, non introdussero l'allevamento e nuove usanze patrilineari (regalità sacra, feudalesimo, strutture gerarchiche, ecc.). Una successiva egemonia dei Kunda stabilì un nuovo equilibrio fra usanze matrilineari e patrilineari, che hanno caratterizzato la cultura dei Luba fino ai nostri giorni. Pur non rifiutando il progresso tecnologico europeo, i Luba hanno elaborato originali canoni di vita, costituendo una delle minoranze etniche più attive della Repubblica Democratica del Congo e della Zambia.

Arte

Le forme d'arte dei Luba presentano una grande uniformità e sono caratterizzate da un naturalismo idealizzato che predilige le masse fluide e curve. Elevato è il numero di rappresentazioni femminili (cariatidi di seggi e poggiatesta, ornamenti dei sostegni per frecce e delle pipe). Il sottostile più rinomato dell'arte luba è lo “stile dei visi allungati di Buli” (dieci pezzi sparsi in musei europei), più ascetico della restante produzione da cui si distingue anche per il differente rapporto di volume fra testa e corpo.

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