Mattarèlla, Sergio

politico italiano (Palermo 1941). Figlio di Bernardo e fratello di Piersanti, ucciso nel 1980 dalla mafia, Mattarella entra in politica nel 1982, tra le file della Democrazia Cristiana. Eletto deputato dal 1983 al 2008, diventa ministro dei rapporti con il Parlamento nel governo Goria (1987-1988) e ministro della Pubblica Istruzione (1989). Da tale carica si dimise l'anno seguente per protestare contro la legge Mammì. Fu promotore di una legge elettorale, usata nelle elezioni politiche del 1994, del 1996 e del 2001 e nel 1994 fu tra i fondatori del Partito Popolare. Viene nominato ministro della Difesa (1999-2001), nel 2001 entra a far parte della Margherita e nel 2007 entra nel Partito Democratico. Nel 2011 diventa giudice della Corte costituzionale. Nel gennaio del 2015 viene eletto dodicesimo Presidente della Repubblica. Nel dicembre 2016, in seguito all'esito negativo del referendum costituzionale, Mattarella ha ricevuto le dimissioni dall'allora Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e ha avviato le consultazioni con le delegazioni dei partiti e altre cariche dello Stato per la formazione di un nuovo esecutivo, guidato da Paolo Gentiloni. Il 23 maggio 2018 Mattarella ha ricevuto al Quirinale Giuseppe Conte, indicato da Movimento Conque Stelle e Lega Nord come il premier che avrebbe dovuto guidare il governo formato dai suddetti schieramenti politici. Conte ha però rimesso l'incarico il 27 maggio a causa dell'opposizione mostrata da Mattarella nei confronti della proposta come ministro dell'economia e delle finanze di Paolo Savona, noto per le sue posizioni antieuropeiste. Il 28 maggio Matterella ha ricevuto al Quirinale l'economista Carlo Cottarelli per conferirgli l'incarico di formare il governo. Cottarelli, che aveva accettato l'incarico con riserva, rimette l'incarico poco dopo di fronte alla prspettiva dell'imminente raggiungimento di un accordo per la formazione di un governo politico guidato da Giuseppe Conte. Il 20 agosto 2019 Mattarella ha ricevuto le dimissioni di Giuseppe Conte dalla carica di Presidente del Consiglio, dopo che il leader della Lega Matteo Salvini aveva avanzato (e poi ritirato) una mozione di sfiducia nei suoi confronti. Il presidente della Repubblica ha allora avviato le consultazioni dalle quali è emersa una nuova maggioranza formata da Partito Democratico e Movimento Conque Stelle, guidata ancora una volta da Giuseppe Conte. Durante la pandemia di Covid-19 ha più volte richiamato le forze politiche del Paese alla responsabilità sostenendo, in seguito alla crisi che ha portato nel febbraio 2021 alla caduta del governo Conte II,  la nascita di un esecutivo di alto profilo istituzionale guidato da Draghi e sostenuto da tutti i partiti a seguito della crisi di governo avviata dalle dimissioni dei ministri di Italia Viva nel gennaio 2021. Un anno dopo, a conclusione del suo mandato e dopo giorni di impasse in Parlamento sulla scelta del suo successore, è stato rieletto Presidente della Repubblica il 29 gennaio 2022.

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