Portomaggióre

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comune in provincia di Ferrara (25 km), 3 m s.m., 126,45 km², 11.907 ab. (portuensi), patrono: san Carlo (4 novembre).

Centro posto al limite occidentale della bonifica della palude del Mantello. Deriva il nome dall'importanza che ebbe nell'antichità come principale porto della laguna di Comacchio, dalla quale si allontanò in seguito a causa del ritiro delle acque. Possesso bizantino e poi longobardo, successivamente conteso tra Ravenna e Ferrara, finì con il passare agli Estensi al tempo di Obizzo II (sec. XIII).§ La residenza di campagna Delizia di Verginese, trasformazione di un casale rurale voluta da Alfonso I (sec. XVI), totalmente restaurata, è decorata da stucchi e affreschi di varie epoche fino allo stile liberty: è sede di manifestazioni del comune e dell'Università di Ferrara.§ L'economia è largamente basata sull'agricoltura, con prevalenza di frutta, cereali, ortaggi, barbabietole e foraggi per l'allevamento, cui si affiancano aziende meccaniche, conserviere, di laminati plastici, degli imballaggi, dell'abbigliamento, dei prodotti farmaceutici e della lavorazione del legno. Il territorio è meta di turismo enogastronomico e di escursioni in bicicletta, per la notevole rete di percorsi adatti.

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