Rothko, Mark

pittore statunitense di origine russa (Dvinsk 1903-New York City 1970). Negli USA dal 1913, dopo aver frequentato la Yale University di New Haven (Connecticut) si dedicò esclusivamente alla pittura, studiando a New York con M. Weber che lo orientò verso l'espressionismo (nel 1935 l'artista partecipò alla fondazione del gruppo “The Ten”, di tendenza espressionista). All'inizio degli anni Quaranta del sec. XX Rothko si accostò al surrealismo (in particolare di A. Masson e di J. Miró) con esperienze che furono documentate alla galleria “Art of This Century” con una mostra personale allestita da Peggy Guggenheim a New York nel 1945; a partire da questa data la sua pittura tende a staccarsi irrevocabilmente da ogni riferimento con la realtà per svilupparsi in senso astratto: vaste tele strutturate da larghe stesure monocrome, sulle quali la stratificazione di velature di colore suggerisce valori di spazio-luce d'intensa suggestione, confermano l'importanza concettuale di quelle superfici piane e indeterminate, nelle quali ogni forma è disciolta in ritmi spaziali appena accennati e in puri accordi cromatici, che l'artista considera luogo di coincidenza e di identificazione tra realtà visiva e spirituale. La costruzione tutta mentale di questa pittura fu perseguita da Rothko fino alla distruzione del ritmo e del colore stessi nell'indifferenziato (Nero su grigio, 1970), in un processo negativo che prelude al programmatico e angoscioso annientamento dell'artista e dell'opera d'arte. Tra le sue opere si ricordano i “murali” per il Seagram Building di Mies van der Rohe a New York (1958).

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