Semeghini, Pio

pittore italiano (Quistello, Mantova, 1878-Verona 1964). Frequentò saltuariamente, tra il 1897 e il 1898, le Accademie di Firenze e di Modena. Dal 1899 al 1914 fu più volte a Parigi, dove ebbe profondi interessi per la pittura di P. Cézanne, P. Renoir, P. Gauguin e V. Van Gogh. Nel 1912, a Venezia, Semeghini entrò in contatto con il sodalizio degli artisti delle Mostre di Ca' Pesaro (dove espose nel 1919), con alcuni dei quali (U. Moggioli, G. Rossi, A. Martini, T. Garbari e L. A. Scopinich) trascorse fecondi soggiorni nell'isola lagunare di Burano (La casa incantata, 1913, Venezia, Galleria d'Arte Moderna-Ca' Pesaro), alla quale si ispirò molta della sua opera (famosi i dipinti di “merlettaie”). Alla sensibilità per la pittura dell'impressionismo e del postimpressionismo l'artista aggiunse un'intelligente rivisitazione della pittura italiana del Quattrocento, derivandone uno stile personalissimo, espresso attraverso una pittura soltanto apparentemente fragile nella rigorosa essenzialità del segno e nell'estrema tenuità del colore (San Giorgio a Venezia, 1926-27, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna; Bambina con cesto di frutta, 1947, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna).

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