Sepúlveda, Luis

scrittore cileno (Ovalle 1949-Oviedo 2020). Costretto all'esilio per le sue idee politiche, dopo aver conosciuto il carcere e la tortura sotto la dittatura di A. Pinochet, ha viaggiato e lavorato in Brasile, Uruguay, Paraguay e Perú. Ha vissuto in Ecuador tra gli indios Shuar, partecipando a una missione di studi dell'UNESCO; qui stringe amicizia con Chico Mendes, difensore dei diritti delle popolazioni amazzoniche, ucciso nel 1988. Nel 1979 è tra le file della brigata "Simon Bolívar" per combattere in Nicaragua. Arrivato in Europa, ad Amburgo diventa attivista di Greenpeace e per quattro anni fa parte degli equipaggi delle navi che nei mari del mondo ostacolano baleniere e trasporti di materiale radioattivo. Vive ufficialmente tra Amburgo e Parigi. Molto impegnato sui temi dell'ecologia e della dignità umana, nei suoi romanzi fa confluire ampi spaccati di mondo, soprattutto quelli minacciati dall'uomo e dal suo malinteso senso di civiltà. Tra i romanzi di maggiore successo si segnalano El viejo que leía novelas de amor (1992; Il vecchio che leggeva romanzi d'amore), tratto dalla sua esperienza nella foresta amazzonica e dedicato all'amico Chico Mendes, e Mundo del fin del mundo (1994; Il mondo alla fine del mondo), che affronta il tema dello sterminio delle balene nei mari della Terra del Fuoco. Nel 1995 ha pubblicato il libro Patagonia Express, appunti di un viaggio nel "Sud del mondo" che avrebbe dovuto fare in compagnia dell'amico B. Chatwin, se questi non fosse improvvisamente scomparso. Del 1997 sono le raccolte di racconti Incontro d’amore in un paese di guerra e La frontiera scomparsa, legato alla sua biografia, il romanzo Diario di un killer sentimentale e il racconto di grande successo Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare. Del 1999 è Jacaré, un racconto in cui una vicenda poliziesca è l'occasione per affrontare ancora il tema dell'ambiente e della natura insidiata. Ha sperimentato anche il mezzo cinematografico cimentandosi per la prima volta nella regia del film Nowhere (2001).Nel 2002 ha pubblicato il saggio Raccontare, resistere; nel 2004 la raccolta di scritti politici Una sporca storia; nel 2005 scrive insieme a Delgado Aparaín il saggio Los peores cuentos de los hermanos Grim (I peggiori racconti dei fratelli Grim). Nel 2008 torna alla narrativa con La Lampada di Aladino, seguito da L’ombra di quel che eravamo (2009); Ritratto di gruppo con assenza (2010). Nel 2011 ha pubblicato il libro di viaggi Ultime notizie dal Sud, dedicato ad un viaggio compito dall’autore alcuni anni in prima in Patagonia e corredato da fotografie di Daniel Mordinzinski. Nel 2012 è uscito il romanzo Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, che parla di un’amicizia che resiste alla diversità e al pregiudizio. Nel 2013 ha dato alle stampe un’antologia di racconti intitolata Ingredienti per una vita di formidabili passioni e la Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza, dedicato ad un pubblico giovanile. Nel 2015 è uscita L’avventurosa storia dell’uzbeko muto, raccolta di nove racconti che parlano di ideali, lotte giovanili e rivoluzione. Nello stesso anno ha pubblicato Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà, favola dedicata a bambini e ad adulti, ispirata ai valori della fedeltà e della solidarietà. Il 2016 ha visto la pubblicazione del romanzo La fine della storia, mentre nel 2018 è uscito Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa. Nel febbraio 2020 Sepúlveda ha contratto la COVID-19, malattia respiratoria acuta esplosa in forma pandemica tra la fine del 2019 e il 2020, che lo ha condotto alla morte il 16 aprile 2020.

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora