Wright, Richard

narratore statunitense (Natchez, Mississippi, 1909-Parigi 1960). È considerato il padre della letteratura di protesta nera negli Stati Uniti. Influenzato dal naturalismo, come appare evidente soprattutto in Native Son (1940; trad. italiana Paura), forse il suo capolavoro, Wright aderì al partito comunista americano ma ne rimase in seguito deluso. Trasferitosi in Francia nel 1945, frequentò gli esistenzialisti parigini smarrendo a poco a poco quella rabbia da cui erano scaturite le sue opere più valide: il volume di racconti Uncle Tom's Children (1938; I figli dello zio Tom), il romanzo Black Boy (1945; Ragazzo negro). Gli altri suoi romanzi infatti, White Man, Listen! (1957; Ascolta, uomo bianco), The Long Dream (1958; Il lungo sogno), manifestano una involuzione rispetto alla sincerità e profondità con cui Wright aveva saputo comunicare all'inizio la sofferenza di una intera razza. Wright è inoltre autore di un breve volumetto sulla letteratura negroamericana (The Literature of the Negro in the United States, 1958) e di un volume in cui spiega i motivi del suo distacco dal Partito comunista (The God That Failed, 1950; Il dio che è fallito).

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