attacco (lessico)

Indice

Lessico

sm. (pl. -chi) [sec. XVI; da attaccare].

1) Punto in cui due cose si congiungono, modo con cui si congiungono: attacco di montaggio, in cinematografia, collegamento, in funzione narrativa, di due inquadrature successive. Ciò che serve a congiungere: attacco degli sci, congegno che fissa lo scarpone allo sci senza bloccare l'articolazione del piede; attacco a 4, a 6, servizio da tiro composto di carrozza e 2 o 3 coppie di cavalli. In particolare: A) Attacco di colata, in fonderia, breve tratto di canale che serve da collegamento fra il canale di colata vero e proprio e la cavità della forma. In genere è disposto orizzontalmente e può avere varia sezione. B) In elettrotecnica, termine generico per indicare l'organo di collegamento tra una parte di circuito fissa e una parte mobile; viene detto anche innesto. In relazione alla forma si hanno attacchi a spina, usati per collegamenti a prese, a virola o a baionetta, per lampade elettriche, a jack, usati specialmente per collegamenti su tavoli telefonici, a tulipano, impiegati per quadri elettrici "I disegni degli attacchi elettrici sono a pag. 100 del 3° volume." . "Per gli attacchi elettrici vedi disegni al lemma del 3° volume." Fig. poco comune, appiglio, pretesto, possibilità: comportarsi in modo da non offrire attacco ai pettegolezzi.

2) Assalto; azione offensiva militare: attacco armato; attacco aereo; andare all'attacco; respingere l'attacco del nemico. In particolare in etologia, l'atto del predatore che si getta sulla preda. Analogamente, nello sport, azione o manovra svolta nell'intento di conseguire un vantaggio o la vittoria definitiva sull'avversario; anche l'insieme degli attaccanti d'una squadra. In particolare: A) Nel canottaggio, il primo tempo della palata, consistente nell'immergere perpendicolarmente la pala del remo in acqua. B) Nel nuoto, l'inizio della trazione del braccio o delle braccia dopo il riporto (punto d'attacco). C) Nella scherma, azione intesa a colpire il bersaglio avversario: l'attacco può essere semplice (botta dritta, fili, angolazioni, cavazioni, sciabolate) o composto (finte, azioni sul ferro, circolate, riprese, rimesse). D) Nel gioco degli scacchi, disposizione o mossa dei pezzi diretta a catturare un pezzo avversario.

3) Per estensione: terapia d'attacco, d'urto, a forti dosi per la rapida regressione dei fenomeni morbosi. Fig., critica violenta e acerba: attacco all'azione presidenziale; attacco del critico al lavoro teatrale.

4) In medicina, comparsa improvvisa di un sintomo morboso la cui eventuale ricomparsa si verifica a intervalli non regolari: attacco apoplettico, sinonimo di ictus cerebrale; attacco epilettico; attacco asmatico; attacco di nervi, definizione impropria dell'accesso convulsivo isterico.

5) Inizio, avvio: attacco della sinfonia;attacco di una poesia, di un racconto, apertura. In particolare in musica il momento in cui un interprete comincia a suonare o a cantare. Nell'industria mineraria, fase di attacco, il complesso di operazioni per iniziare la coltivazione di un giacimento; nelle costruzioni, inizio dei lavori di sbancamento del terreno o dello scavo di fondazioni, trincee, gallerie.

6) In metallurgia, fenomeno consistente nella reazione tra un dato reattivo e una sostanza, con modifica dello strato superficiale di questa. Nel caso di attacco di metalli da parte di acidi si parla preferibilmente di corrosione. In metallografia, si chiama attacco di un provino la leggera corrosione a cui viene sottoposta la superficie di questo per studiarne la struttura al microscopio. Un particolare attacco metallografico per mettere in evidenza le zone di segregazione negli acciai viene chiamato tiografico o impronta Baumann; questo attacco mette in evidenza le zone che contengono accentramenti di impurezze e precisamente di solfuri che risultano in generale dannosi per le proprietà meccaniche degli acciai.

7) In aeronautica: A) Bordo di attacco, lembo anteriore di un profilo alare, di un'ala, o di un impennaggio. Il bordo di attacco deve avere valori ben definiti; bordi di attacco relativamente acuminati, come quelli utilizzati su aerei destinati a elevate velocità, determinano solitamente caratteristiche di stallo e di portanza massima poco brillanti. B) Angolo di attacco, angolo formato dalla direzione del vento relativo con un riferimento geometrico di un profilo (generalmente la sua corda), di un'ala (generalmente la corda media o di un profilo assunto come riferimento) o di un corpo quale per esempio una fusoliera (generalmente il suo asse longitudinale), in funzione del quale vengono forniti i coefficienti adimensionali (di portanza, di resistenza e di momento) che permettono di definirne le caratteristiche aerodinamiche. 8) Nella tecnologia del legno, angolo di attacco dei denti di una sega è l'angolo formato dal bordo di attacco del dente con la normale alla direzione di spostamento della lama.

9) In linguistica, movimento della glottide con cui si inizia l'articolazione di una vocale non preceduta da una consonante.

Tecnica e trasporti

Organo o dispositivo, semplice, semiautomatico, automatico, atto a collegare in modo articolato o a fissare rigidamente due elementi di una macchina o di un'apparecchiatura (per esempio cabina con fune traente nelle teleferiche, due canali oscillanti, tubo flessibile dei martelli pneumatici con condotta dell'aria compressa nelle miniere), due veicoli, due parti amovibili. In particolare è detto attacco l'estremità, di forma e dimensioni unificate, degli utensili delle macchine utensili. § Nelle costruzioni ferroviarie l'attacco è un elemento che permette di fissare la rotaia alla traversa "I disegni degli attacchi delle costruzioni ferroviarie sono a pag. 100 del 3° volume" . "Per gli attacchi delle costruzioni ferroviarie vedi disegni al lemma del 3° volume." Si distinguono: attacchi diretti che, fissati direttamente alla traversa, permettono lo scorrimento delle rotaie dovuto alla dilatazione (possono essere ad arpione, ad arpione elastico, a caviglia) e attacchi indiretti, veri e propri morsetti che, serrati mediante lo stringimento delle chiavarde, bloccano la suola della rotaia contro una piastra di acciaio, collegata a sua volta saldamente alla traversa mediante le caviglie. § Nei trasporti a cavallo i metodi e i tipi di attacco si sono modificati con il tempo, da quelli costituiti da una semplice correggia che, passando sul collo (o la fronte o la nuca) dell'animale, collegava il giogo al timone del carro, a quelli a collare che poggiano sul margine anteriore della spalla e sul petto. I primi non consentono sforzi all'animale in quanto comprimono la trachea e la carotide, i secondi, poggiando su parti meno sensibili, permettono un notevole rendimento e la possibilità di disporre in fila più animali (attacco in fila semplice, in fila doppia), assommando quindi gli sforzi (vedi anche tiro). § Per l'attacco fra vagoni o carri ferroviari, vedi agganciamento, quale termine più proprio.

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