fringuèllo

sm. [sec. XIV; latino fringuíllus]. Uccello passeriforme (Fringilla coelebs), della famiglia dei Fringillidi, lungo oltre 15 cm, comunissimo in Europa e Asia occidentale, donde si porta più a sud per svernare. Il maschio ha il capo blu-grigio, il mantello castano, il groppone verdastro, le parti inferiori rosa-brune; la femmina, invece, presenta una colorazione marrone-verdastra, più carica dorsalmente; in entrambi è ben evidente, sulle ali, una doppia barra bianca. Abile canterino (tanto che nel linguaggio comune è nota la loc. cantare come un fringuello, a indicare chi canta melodiosamente, chi è intonato), frequenta orti, parchi, boschi e zone coltivate. § Con il nome di fringuello alpino (Montifringilla nivalis) si designa invece un ploceide lungo 17 cm, riconoscibile per il piumaggio cenerino sul capo, bruno sul dorso, chiaro nelle parti inferiori, le ali e la coda nere ravvivate da macchie bianche. Nidifica fra le rocce delle montagne europee, dove è comune oltre i 2000 m. In Italia è piuttosto raro sugli Appennini, più comune sulle Alpi.

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