galèna

sf. [sec. XVI; dal latino galēna, molibdeno]. Minerale, solfuro di piombo, di formula PbS, appartenente alla classe esacisottaedrica del sistema monometrico. Si presenta in cristalli isolati con abito cubico od ottaedrico, anche di notevoli dimensioni, di colore grigio scuro con lucentezza metallica, o più frequentemente in aggregati cristallini granulari, talvolta a grana finissima, e in masse spatiche; frequenti sono anche i geminati. La sfaldatura è perfetta secondo le facce del cubo; molto alto è il peso specifico (7,58). La galena è presente in giacimenti filoniani di origine idrotermale, associata a calcite, baritina e fluorite; è spesso accompagnata dalla blenda, minerale che ha la medesima genesi. Nella zona superficiale dei suoi giacimenti la galena compare in genere alterata in minerali carbonatici e in ossidi di piombo. È il più importante minerale del piombo (86,6% di Pb) ed è sfruttata industrialmente per l'estrazione di questo metallo. Spesso viene usata anche per l'estrazione dell'argento, che contiene in quantità variabile tra lo 0,1 e lo 0,3%. Per le sue proprietà semiconduttrici la galena fu impiegata come rivelatore nei primi radioricevitori. È un minerale molto diffuso; i giacimenti più importanti si trovano a Joplin (Missouri), a Bleiberg (Austria), a Freiberg (Germania) e nel Cumberland (Inghilterra). In Italia le località più ricche di galena sono l'Iglesiente (Monteponi, Montevecchio, Malfidano), le Alpi Apuane, le Prealpi bergamasche, le Alpi Orientali (Raibl).

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