litòte

sf. [sec. XIX; dal greco litótēs, semplicità]. Figura retorica che consiste in un'attenuazione apparente dell'espressione, ottenuta esprimendo il concetto opposto in forma negativa, spesso allo scopo di rafforzarlo sostanzialmente. La litote è usata sia nel linguaggio letterario: “e non torceva gli occhi / dalla sembianza lor ch'era non buona” (Dante); sia in quello parlato: non è un male; non è un cattivo ragazzo.

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