raccorciaménto

sm. [da raccorciare]. Riduzione dell'area occupata da una serie di terreni in seguito a compressione degli stessi a opera di forze tettoniche. L'effetto di tale compressione è la deformazione, con parziale dislocazione, della massa rocciosa che viene a raccorciarsi nel senso esercitato dalla forza. Il raccorciamento è sempre compensato da un ispessimento della massa che si realizza con arricciamento degli strati tramite pieghe ad asse verticali e con accavallamenti e ricoprimenti delle rocce mediante pieghe coricate o faglie inverse. Il raccorciamento può essere limitato a una coltre superficiale di rocce che scivolano su un basamento roccioso indeformato: in questo caso la forza tettonica è sovente la gravità e la massa rocciosa scivolata lascia alle spalle un'area di denudamento in cui affiora il basamento. Il più delle volte sembra però che il raccorciamento interessi una parte di crosta terrestre in tutto il suo spessore. In questi casi, legati all'orogenesi, il raccorciamento della crosta non comporta una riduzione della superficie terrestre, essendo compensato dalla formazione di nuova crosta ai lati delle dorsali oceaniche. Tale continua formazione di nuovo pavimento oceanico, e quindi di nuova crosta, compensa anche il raccorciamento dovuto alla continua seppur lentissima perdita di altra crosta terrestre là dove (fosse tettoniche) il bordo di una placca crustale si infila sotto un'altra così da essere progressivamente consumata man mano che giunge a contatto col mantello.

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