Stato federato degli USA sudoccidentali, 411.049 km², 36.457.549 ab. (stima 2006), 89 ab./km², capitale: Sacramento. Confini: Oregon (N), Nevada (E), Arizona (SE), Messico (Baja California Norte) (S); oceano Pacifico (W). "Per la carta fisico-politica vedi vol. V, pag. 213" "Per la cartina geografica vedi il lemma del 4° volume. "

Morfologia, clima, idrografia

La California è il terzo stato per superficie dopo Alaska e Texas e il primo per popolazione. Morfologicamente è costituita da due catene montuose, la Catena Costiera (Coast Range) e la Sierra Nevada, disposte parallelamente alla costa e separate dalla Great Valley. La Catena Costiera (monte Thompson, 2744 m) segue il litorale da NW a SE ed è interrotta da una lunga faglia trasversale (causa di notevole sismicità) in corrispondenza della baia di San Francisco, in cui sfociano con un unico estuario i fiumi Sacramento e San Joaquin. All'interno, al confine con il Nevada, si eleva, più aspra e imponente, la Sierra Nevada, che raggiunge i 4418 m nel monte Whitney; le due catene si riuniscono a N nel gruppo vulcanico del monte Shasta (4317 m) e del picco Lassen (3187 m) . A S un vasto altopiano, arido e desertico (deserti di Mojave e del Colorado), scende verso il fiume Colorado (che forma il confine con l'Arizona), interrotto dalle depressioni della Death Valley (Valle della Morte, –86 m), la zona più bassa e più calda del subcontinente nordamericano , e del lago Salton (–70 m); alcuni rilievi, irregolarmente disposti (monte San Gorgonio, 3501 m; monte San Jacinto, 3301 m; monte San Antonio, 3075 m) si ergono a ridosso della stretta pianura costiera meridionale. Il litorale, che si sviluppa per più di 1350 km, è uniforme e importuoso, tranne la sezione centrale, in cui si aprono le baie di San Francisco e di Monterey. Il tratto costiero meridionale è fronteggiato dall'arcipelago delle isole Santa Barbara, stupende per i loro paesaggi e attive basi pescherecce. Il clima della California è prevalentemente di tipo mediterraneo, ma le diversità morfologiche influiscono notevolmente sulla piovosità. Le precipitazioni sono abbondanti sui versanti occidentali delle catene montuose e aumentano verso N; il S, precluso agli influssi marini dai rilievi costieri, è caldo e secco (nella Valle della Morte si sono registrati 56 ºC all'ombra). La rete idrografica è imperniata sui fiumi Sacramento e San Joaquin a N e sul Colorado a S; altri fiumi di un certo rilievo sono il Klamath, il Trinity, l'Eel e il Russian.

Demografia

La popolazione si concentra nelle grandi aree metropolitane di Sacramento, San Francisco-Oakland, Los Angeles-Long Beach, San Bernardino-Riverside, Oxnard-Ventura-Thousand Oaks, Fresno, San José, San Diego e Anaheim-Santa Ana. L'evoluzione demografica della California presenta aspetti del tutto particolari, a cominciare dal formidabile ritmo di crescita: da 1.485.000 ab. nel 1900 la popolazione saliva a 6.875.000 ab. nel 1940, pari al 5,2% degli interi USA; tale incidenza era raddoppiata nel 1980 (10,5%, con 23.668.000 ab.) e l'incremento proseguiva anche in seguito a un tasso annuo del 2%, assolutamente eccezionale per il contesto federale. Dopo gli afflussi migratori di epoca ormai storica, nel secondo dopoguerra la California era divenuta meta dei ceti professionali e impiegatizi provenienti dagli Stati orientali, come conseguenza dell'almeno parziale spostamento a W del baricentro economico statunitense. Ma nel periodo più recente l'immigrazione è tornata a origini prevalentemente esterne, messicana e asiatica (Corea, Giappone, Filippine, Viet Nam), con l'aggiunta di notevoli flussi studenteschi un po' da tutto il resto degli USA; per la prima volta, inoltre, la crescita demografica è stata ugualmente intensa sia nella sezione settentrionale (San Francisco, Sacramento) sia in quella meridionale, mentre in passato si era sempre concentrata in quest'ultima (Los Angeles). All'interno dello Stato, poi, la mobilità della popolazione non riflette tanto le localizzazioni produttive quanto la distribuzione dei servizi sociali, nonostante l'indubbia influenza di fenomeni peculiari come l'industrializzazione ad alto contenuto tecnologico della Silicon Valley (San José, Santa Clara), a partire dagli anni Settanta del XX secolo.

Economia

Favorita dal clima e da un grande sistema irriguo, la California è una delle più ricche regioni agricole del mondo e il massimo produttore agricolo degli Stati Uniti, soprattutto per i prodotti ortofrutticoli (agrumi, mele, pere, pesche, prugne, uva e pomodori), le barbabietole da zucchero, il cotone, il riso e l'orzo. Largamente praticato è l'allevamento (avicolo, bovino e suino), che alimenta una fiorente industria di trasformazione; attiva è la pesca (salmoni, tonni, crostacei). Grande importanza vi ha lo sfruttamento forestale (vi crescono le famose sequoie giganti) per la produzione di legname (al terzo posto dopo l'Oregon e lo Stato di Washington), carta, cellulosa e mobili. Fra le risorse minerarie, più dell'oro, contano oggi il petrolio e il gas naturale; importanti sono pure i giacimenti di mercurio, tungsteno, piombo, cromite, zinco, rame e ferro. Recente, ma rapidissima, è stata l'industrializzazione della California, agevolata da una fittissima rete stradale e ferroviaria e un servizio aereo che si avvale di ben 280 aeroporti pubblici e ca. 750 privati; i più avanzati sono i settori alimentare, cartario, cinematografico (a Hollywood), petrolchimico, chimico, metallurgico, meccanico (aeromobili, macchinari, macchine elettriche), oltre a quello elettronico, per cui la California copre una posizione di assoluta rilevanza mondiale. Vitali per l'economia dello Stato sono anche le commesse belliche; la maggior parte dell'armamento statunitense viene prodotta in California. Infine, i numerosi parchi nazionali (Lassen, Yosemite, Sequoia, Pinnacles, ecc.), le stazioni balneari e di sport invernali e le rovine delle missioni spagnole (sec. XVIII) fanno della California una delle mete turistiche più frequentate degli Stati Uniti. Nella California si trovano tre tra i maggiori osservatori astronomici del mondo, quelli di monte Palomar, di monte Hamilton e di monte Wilson.

Storia

La California fu parzialmente esplorata dagli Spagnoli nel sec. XVI ma i primi insediamenti europei risalgono al sec. XVIII, dopo la scoperta della baia di San Francisco e la fondazione della prima missione francescana. Colonia spagnola, passò poi al Messico, che tuttavia non era in grado di esercitarvi più che formalmente la propria sovranità, tanto che tentò inutilmente di venderla alla Gran Bretagna. Quando giunsero i primi coloni americani, nel Paese vivevano poche migliaia di Spagnoli concentrati lungo la costa, mancavano i servizi pubblici, le strade e le comunicazioni con Città di Messico erano difficili e pericolose. Nel 1845 gli USA iniziarono trattative per l'acquisto della California e del Nuovo Messico, ma i negoziati fallirono e solo alla fine della guerra col Messico gli USA, con il Trattato di Guadalupe-Hidalgo (2 febbraio 1848), ottennero, dopo averla occupata, la California dietro pagamento di 15 milioni di dollari. Con la scoperta (1849) di giacimenti d'oro nella valle del Sacramento, la regione cambiò rapidamente; in seguito alla famosa corsa all'oro verificatasi in quegli anni la popolazione aumentò vertiginosamente (la sola San Francisco passò da 6000 a 85.000 abitanti), con conseguente crescita delle città e delle attività economiche. Nel 1849 la California fu dotata di una Costituzione e nel 1850 fu ammessa nell'Unione, alla quale restò fedele durante la guerra di Secessione, come Stato libero (non schiavista). Essa fu però teatro di gravi tensioni razziali più tardi, tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento. Causa della crisi fu la forte immigrazione asiatica (soprattutto cinese e giapponese). Nel 1879 una legge dello Stato escluse i Cinesi dai diritti civili. Successivamente furono colpiti i Giapponesi, contro i quali furono emanate leggi discriminatorie come il blocco dell'immigrazione e il divieto di acquistare terre (1906-07), che contribuirono al deterioramento dei rapporti nippo-americani. La situazione fu normalizzata solo nel 1924. Dopo il 1960 in California, divenuta il più popoloso Stato dell'Unione, si sono sviluppati insieme, e in contrasto, posizioni politiche conservatrici e reazionarie e, all'opposto, movimenti estremistici di protesta giovanile.

Arte: gli indiani della California

Gli Indiani della California non produssero particolari opere d'arte: le popolazioni settentrionali subirono l'influsso degli Indiani del Nord-Ovest e alcune tribù furono particolarmente abili nell'intreccio e nell'arte plumaria, mentre le popolazioni meridionali risentirono dell'influenza della cultura agricola dei vicini Pueblos e dei Messicani del Nord. L'insediamento nella regione californiana dei missionari francescani portò al sorgere di quel genere di architettura detto mission style, che si differenzia dagli altri stili coloniali in quanto si ricollega ai principi rinascimentali e barocchi spagnoli. Dopo il passaggio della California agli Stati Uniti nacque uno stile californiano in cui agli elementi spagnoli si uniscono componenti neoclassiche derivate dal New England. Caratteri di questo stile ebbero ampia diffusione a partire dal 1900 per opera di vari architetti.

Per la geografia

N. Hinds, Evolution of the California Landscape, San Francisco, 1952; P. Nathan, California, Verona, 1982.

Per la storia

E. Blumann, M. W. Thomas, California Local History, New York, 1950; R. G. Cleland, From Wilderness to Empire: a History of California, New York, 1959; C. Chester, Dove, come, quando. La California e il Golden West, Roma, 1984.

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