(Marseille). Capoluogo del dipartimento delle Bouches-du-Rhône (regione: Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Francia), 48 m s.m., 850.636 ab. (2011), 1.718.281 ab. (2010) l'agglomerato urbano.

Generalità

Situata sulla costa orientale dell'ampia rada omonima (mar Mediterraneo), ai piedi di alcuni rilievi collinari (Chaîne de l'Etoile), Marsiglia è una delle città più popolose della Francia e il suo porto più attivo, naturale sbocco marittimo di un vasto retroterra comprendente le valli del Rodano e della Saona, parte del Massiccio Centrale e l'alto bacino della Senna, nonché nodo di comunicazioni stradali, ferroviarie e aeree. Soprattutto a partire dall'Ottocento, la città si è estesa dal nucleo storico del Porto Vecchio sia verso le colline circostanti, sia lungo la costa. L'espansione si è intensificata dopo la seconda guerra mondiale. A questo periodo risale la costruzione della Cité Radieuse di Le Corbusier; realizzata tra il 1947 e il 1952 sul Boulevard Michelet, è costituita da un grande edificio di 17 piani comprendente appartamenti, negozi, asilo, attrezzature sportive. In seguito la città, una delle più multirazziali del Paese, con immigrati provenienti soprattutto dalle ex colonie francesi e dall'Italia, si è ulteriormente ingrandita costituendo con i comuni limitrofi un'unica grande conurbazione. Marsiglia è una vivace stazione turistica e balneare e sede universitaria, nel 2013 è stata Capitale europea della cultura. La città ha dato i natali al pittore Honoré Daumier (1808-1879), al drammaturgo Edmond Rostand (1868-1918) e all'attore Fernandel (1903-1971) e allo scrittore Jean-Claude Izzo (1945-2000).

Preistoria

Alla fine degli anni Ottanta del sec. XX il subacqueo francese Henri Cosquer fece ripetute immersioni nei pressi di capo Morgiou e individuò, a circa 37 m di profondità, l'imbocco di un tunnel. Nel 1991, dopo vari tentativi, riuscì a penetrarvi e a percorrerlo in tutta la sua lunghezza (ca. 175 m). Il tunnel costituiva l'unica via d'accesso a una grande grotta, parzialmente sommersa, che dopo una serie di esplorazioni si è rivelata essere una delle più importanti testimonianze d'arte preistorica del mondo. Le pareti della cavità, ribattezzata Grotta Cosquer, sono coperte da decine di raffigurazioni di animali, nella maggior parte dei casi incise e, in misura pari a circa 1/3 del totale, dipinte. Lo studio sistematico della grotta si è concluso nel 1994 e ha permesso di ricostruire in maniera dettagliata la sua storia. Le figure furono realizzate in due fasi distinte: la prima, databile intorno ai 27.000 anni or sono è caratterizzata dalla realizzazione di semplici impronte di dita e mani e dalla rappresentazione di qualche animale; la seconda, che si stima compresa fra i 19.200 e i 18.500 anni di età, è quella alla quale appartiene la quasi totalità delle figurazioni zoomorfe. Il soggetto rappresentato con maggiore frequenza è il cavallo; vi sono poi caprini (stambecco, camoscio), bovini (bisonte, uro), cervidi (cervo, megacero), nonché animali marini (foca, pinguino). Lo studio sistematico delle tracce lasciate dagli antichi frequentatori della grotta ha anche permesso di individuare una serie di segni geometrici, nella maggior parte dei casi rettangoli provvisti di un'appendice che costituiscono una novità nel repertorio dell'arte parietale franco-cantabrica. Data l'eccezionalità del sito, per la Grotta Cosquer è stata operata la scelta già attuata in contesti simili (per esempio Lascaux): ne è stata decretata la chiusura al pubblico e per poter ammirare le sue eccezionali raffigurazioni si può ricorrere alla ricca documentazione fotografica pubblicata oppure effettuarne la visita virtuale grazie a una replica tridimensionale.

Storia

La città fu fondata con il nome di Massalia dai Focesi (600 a.C.), diventando in breve tempo uno dei principali porti del Mediterraneo. Si scontrò con gli Etruschi e con i Cartaginesi, stabilendo invece alleanze sin dal sec. IV con Roma, sostenendola durante le guerre puniche. Schieratasi con Pompeo durante la guerra civile, nel 49 a.C. subì la conquista di Giulio Cesare, vivendo in seguito un lungo periodo di declino. Diventata un centro di diffusione del monachesimo, la città iniziò a risorgere verso il sec. III, superando senza gravi danni le invasioni visigota e ostrogota. Sotto i Merovingi e i Carolingi, conservò una certa autonomia e relazioni commerciali con il Medio Oriente, interrotte nel sec. VII in seguito all'espansione degli Arabi nel Mediterraneo. Sprofondata in una grave crisi, fu inclusa nella contea di Provenza (sec. X). L'avvio delle crociate alla fine del sec. XI creò le condizioni per la ripresa della città, che tornò a essere uno dei principali nodi commerciali del Mediterraneo. Sottomessa da Carlo d'Angiò tra il 1252 e il 1256, venne poi coinvolta nelle dispute tra Angioini e Aragonesi, dai quali ebbe la flotta distrutta nel 1284. Iniziò allora per Marsiglia un nuovo periodo di declino. Nel 1481, con l'unione del ducato di Provenza alla Francia, Marsiglia divenne città regia, alternando periodi di benessere ad altri di crisi. Conservò dei magistrati speciali per i traffici e tentò di opporsi anche con le armi (1650 e 1660) alla soppressione dell'autonomia amministrativa e giurisdizionale. Nel 1699 ebbe tuttavia lo statuto di porto franco, che ridiede impulso a commerci. Favorevole alla rivoluzione (fu grazie a un battaglione di marsigliesi che nel 1792 si diffuse a Parigi la marcia militare destinata a diventare, proprio con il nome di Marsigliese, l'inno francese), si schierò con i girondini, subendo le violenze del Terrore. Nel sec. XIX la politica coloniale, lo sviluppo ferroviario del retroterra e il taglio del canale di Suez favorirono lo sviluppo della città, che diventò il primo porto francese. Durante la seconda guerra mondiale la città fu occupata dai Tedeschi dal novembre 1942 all'agosto 1944 e venne sottoposta a massicci bombardamenti. Profondamente trasformata dai lavori di ricostruzione, subì in seguito gli effetti della perdita dei territori coloniali francesi e soprattutto dell'Algeria, con cui intratteneva lucrosi commerci, e accolse decine di migliaia di rimpatriati dal Nord Africa.

Arte

Nulla resta dell'acropoli su cui erano i templi di Apollo e Artemide. Nella città bassa sono venuti alla luce tratti delle fortificazioni greche e della più ampia cerchia delle mura romane. Il nucleo più antico della città è situato presso la zona del Porto Vecchio, dove si trovano avanzi degli impianti portuali di età greca e romana e, inoltre, resti del foro, di un impianto termale con mosaici e del teatro di tipo greco. L'architettura paleocristiana è rappresentata dall'oratorio della Maddalena (cripta scavata nella roccia e collegata a una piccola basilica sotterranea, ambedue del sec. V) nella chiesa di Saint-Victor (sec. XI-XIV) e dai resti del battistero (sec. V) della romanica cattedrale vecchia La Major (sec. XII), che conserva un altare in marmo di F. Laurana (1481). Accanto sorge la cattedrale nuova, realizzata da L. Vaudoyer (1852-93) in forme neobizantine. In fondo al Porto Vecchio (all'imboccatura del quale sussiste l'originaria torre quadrata risalente al 1447 del vecchio forte di Saint-Jean, ricostruito nel sec. XVII) sorge la chiesa di Saint-Ferréol (sec. XV). Altri monumenti di rilievo sono il municipio (1665-72), l'Ospedale (sec. XVIII), e il castello Borély (1766-78), destinato ad accogliere il Museo delle Arti Decorative. Nel Palais Longchamp ha sede il Museo di Belle Arti, con opere di pittori francesi (P. Puget, G. David, Courbet), italiani (Perugino, A. Carracci), fiamminghi (Rubens, Jordaens), sculture e disegni. Nel Museo Grobet-Labadié sono esposte pitture, sculture, disegni, mobili e ceramiche dal sec. XIII al XIX. Le raccolte del Museo Cantini comprendono lavori di artisti moderni e contemporanei (Matisse, Picabia, Brauner, Giacometti, Balthus, Bacon). Nel Museo d'Arte Contemporanea sono rappresentate le maggiori correnti dell'arte a partire dagli anni Sessanta del Novecento: nuovo realismo, arte povera, fluxus ecc. Un antico ospizio del sec. XVII, il Centre de la Vieille Charité, ospita il Museo di Archeologia Mediterranea con reperti egiziani, mediorientali, greci, romani e celto-liguri e il Museo d'Arte africana, Oceaniana e Amerindia. Il Museo della Ceramica, inaugurato nel 1995 nelle sale dell'ottocentesco château Pastré, offre un panorama dello sviluppo della ceramica dal neolitico a oggi. § Grande fioritura ebbe a Marsiglia nel corso del Settecento l'arte della maiolica (maioliche di Marsiglia) prodotta da numerose manifatture. La produzione ebbe inizio nel 1679, quando J. Clérissy assunse la direzione di una manifattura di maiolica nel sobborgo di Saint-Jean-du-Désert. Nel sec. XVIII le fabbriche raggiungevano il numero di dieci e operavano tutte secondo comuni direttive di gusto. In particolar modo si distinse la manifattura di J. Fauchier I, con una produzione a gran fuoco di centri da tavola, statuine, fontane in stile rocaille. La fabbrica Heraud-Leroy produsse pezzi a gran fuoco decorati in policromia o in blu alla maniera di Rouen, mentre l'impresa di C. Perrin si dedicò alla tecnica del piccolo fuoco, con una produzione di originali maioliche dallo smalto di fondo giallo-dorato sul quale fa spicco una notevole varietà di motivi decorativi.

Economia

La città ha visto fiorire, accanto agli intensi traffici commerciali, le attività industriali, soprattutto nei settori chimico, petrolchimico, cantieristico, metalmeccanico e alimentare. È punto d'inizio dell'oleodotto per Karlsruhe. L'aeroporto di Marignane è uno degli scali internazionali più frequentati. Profondamente ristrutturato dopo la crisi degli anni Novanta del Novecento, il porto di Marsiglia continua a essere per volume di merci e passeggeri uno dei principali nodi della comunicazione marittima europea, collegato sia agli scali mediterranei sia a quelli dell'Europa del Nord. Anche la cantieristica e la siderurgia hanno subito un ridimensionamento, mentre continuano ad avere un ruolo importante i comparti petrolchimico, chimico, agroalimentare. Nuove attività sono nate negli ultimi anni nel settore aeronautico, informatico, biotecnologico, elettronico, robotico. In costante crescita è il terziario, di cui la città dovrebbe diventare, secondo i progetti del governo, la vetrina francese sul Mediterraneo. È meta di un cospicuo flusso turistico.

Bibliografia

E. Baratier, Le port de Marseille, Parigi, 1949-59; H. J. Reynaud, Faïences anciennes de Provence, Marseille et Moustiers, Losanna, 1955; F. L. Tavernier, La vie quotidienne à Marseille. De Louis XIV à Louis-Philippe, Parigi, 1973; S. Thrahard, Précis d'histoire de Marseille, Parigi, 1986.

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